Risposte esperto tecnica vocale canto lirico: appoggio e sostegno del fiato, ricerca della maschera, abbassamento della laringe, apertura della gola, innalzamento del palato, gestione del fraseggio

√ LIRICAMENTE.IT >>IL SITO PER GLI APPASSIONATI DI MUSICA LIRICA E OPERA LIRICA Audizioni TeatrOPERAndo Associazione Spazio Musica

IL SITO PER GLI APPASSIONATI DI OPERA LIRICA

Chiudi Finestra
Home  Mappa  Contatti  RSS 
Tu sei qui:  Home > Esperto di lirica > Le risposte dell'esperto di musica e opera lirica > La tecnica vocale di canto lirico

La tecnica vocale di canto lirico|Pagina 3

Il nostro esperto darà risposte in merito alla tecnica vocale finalizzata ad acquisire un'impostazione che consenta di cantare il repertorio lirico.
Per tecnica vocale si deve intendere l'insieme di procedimenti intenzionali posti in atto al fine di realizzare un determinato risultato vocale.
Gli elementi fondamentali per uno studio tecnico della voce sono molteplici.
Le domande e le risposte di questa sezione verteranno principalmente sugli accorgimenti e gli esercizi tecnici sull'impostazione del timbro e del colore per migliorare la qualità della voce, sull'emissione corretta, sull'estensione, sulla resistenza, sulla morbidezza, sulla linea di canto, sulla potenza…

 

Opzioni di visualizzazione

 
Scegli l'argomento:
Cerca 
 
 
  • 01/04 - Francesca
    Salve Mae, la ringrazio tanto per la sua risposta, anche se ad un certo punto è come se mancasse un rigo e non so perché...! Volevo chiederLe, dato che anche io sto studiando l'aria "Saper vorreste" da "Un ballo in maschera" di Verdi, com'è possibile che, mentre vocalizzo, supero ampiamente il Si5 (massimo acuto dell'aria) ed invece quando eseguo il pezzo non riesco mai ad appoggiare bene sul diaframma? Voglio dire...è pur sempre un arpeggio! Tecnicamente non cambia molto!A volte dovrei scordare di essere pianista, ma non ci riesco! :-D attendo risposta! Baci! Chicca
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO CHICCA e grazie per questa scorciatoia che mi permette di scrivere più agilmente (i nomi lunghi.....mi creano problemi)!
    Cantare non è proprio come vocalizzare, all'inizio. Spesso note che si eseguono senza problemi, in un aria sembrano pesare il triplo!!!
    Quando si vocalizza, si pensa solo al suono, quando si canta, c'è la pronuncia, un sacco di consonanti malefiche che ostacolano il suono e quant'altro.
    Quindi bisogna allenarsi anche cantando battute separate finchè il "passaggio" non viene bene.
    Controlla bene che il tuo acuto sia ben sostenuto dall'appoggio e che risuoni in maschera, senza forzare con la gola, vedrai che, con l'allenamento, ce la farai alla grande!
    Bono studio e....fammi sapere. Mae

    Stampa

  • 02/04 - giuseppe
    Buongiorno e ben ritrovati a tutti. Relativamemte al Figaro mozartiano mi è stato detto che sono ruoli più consoni ai bassi e che quindi non è opportuno metterli in repertorio. Ciò è un peccato perchè avrei potuto debuttare molto prima. Ieri purtroppo durante una delle ultime prove per preparare l'esibizione mi sono riscoperto durante i vocalizzi a chiudere il suono a cavallo del si sib. Temo di acquisire una pessima abitudine. E' un mio limite o è una cosa che può succedere? E in tal caso rimedi eventuali? Grazie per la disponibilità e buon lavoro a tutti.
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO GIUSEPPE:
    sono questioni di opinione, sai.
    E' vero che nello spartito il ruolo di Figaro viene scritto per Basso, tuttavia se ascolti le incisioni, vedrai che i più grandi Figaro Mozartiani, sono stati Baritoni (vedi H. Prey); ma non sottilizziamo. Attieniti a quel che i tuoi insegnanti consigliano.
    Il fatto di eseguire il "passaggio" prima del dovuto, può accadere, ma è meglio che tu prenda a controllare i vocalizzi per stabilizzare quel ....momento importante per la tecnica di canto.
    E' molto più pericoloso trasferirlo più in alto piuttosto che anticiparlo. Il tutto va regolato con i vocalizzi facendo sempre attenzione alle note che canti e a curare bene quelle del tuo passaggio. Non è un gran problema, ma non va neanche sottovalutato.
    Mettiti al lavoro già dalla prossima lezione.
    Fammi sapere. Mae

    Stampa

  • 02/04 - Lorena
    Salve Mae come stai? Io bene! Sto vedendo di mandarti la registrazione dell'aria che ho cantato al saggio "Tornami a vagheggiar"...comunque volevo chiederti una cosa...la mia insegnante molte volte mi dice che quando canto ho dei suoni spigolosi degli acuti scoperti...dice che a volte sono fastidiosi per l'orecchio umano...ma secondo te che vuol dire?baci lory
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO LORY:
    io tutto bene! Hai già fatto i saggio? Più veloci della luce....ai miei tempi, era Maggio il mese dei saggi....mah!
    Quel che dice la tua insegnante è abbastanza chiaro, non le piacciono i tuoi acuti.
    Quando si parla di suoni spigolosi, in genere, si intendono suoni non rotondi e morbidi, spesso spinti e quindi "fastidiosi" per chi ascolta (ne è pieno il mondo di donne che cantano così), credo che l'origine di tutto, nel tuo caso, stia nella respirazione e nell'appoggio.
    Cantando sempre arie di agilità, si cura poco il fraseggio, il legato ed anche il "sostegno" dei suoni; note che sembrano belle in un passaggio di agilità, sono gridate e malferme quando si cerca di tenerle più lunghe. Bisogna imparare a "sostenere".
    Tutto qui. Se fai un esame della tua tecnica, vedrai che il problema è proprio quello, chiedi quindi alla tua insegnante di farti esercitare sulle note tenute con appropriati vocalizzi; le prime volte farai fatica, ma è l'unica strada!
    Aspetto il file per poter ascoltare ancora la tua bella voce. A presto. Mae

    Stampa

  • 02/04 - Riccardo
    Ciao Daniela,
    ti mando altri file registrati stamattina.
    Sono preoccupato! Ho provato non piangere Liù e sinceramente quella non mi preoccupa molto.
    Poi abbiamo ripetuto circa 5/6 volte libiamo.
    Quando ho provato "e lucevan le stelle" la gola stava a pezzetti, non ovviamente come un tempo che non riuscivo neanche più a cantare, ma ho dovuto forzare molto per far uscire alcune note.
    Ti ho mandato anche tutta la registrazione proprio per farti sentire cosa mi accade.
    Non riesco ad alleggerirla come faccio con Turandot, è troppo vicina al passaggio.
    Aiutamiiiii!!! :o) Un abbraccio
    Ric
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO RIC:
    non farti prendere dalla "cagaccia" proprio adesso, anzi, sii positivo.
    Analizziamo le romanze.
    Non piangere Liù:
    intanto andrebbe fatta un pelo più veloce; poi, pronunci nuovamente la "A" a denti stretti e col palato molle basso, così diventa nasale; canta A proprio A con la bocca ben aperta e la lingua sul fondo della bocca e il palato alto (prova a dire A senza cantare, poi emetti il suono con la stessa bocca); sostieni bene "M'ascolta" che tende a calare.
    L'ultimo "che non sorride più" se riesci a tenerlo in maschera e non farlo andare indietro ti verrà bene. Appoggia il diaframma in fuori, mi raccomando e non spingere!
    E lucevan le stelle.
    Ancora di più le parole ti vanno nel naso perchè canti a denti stretti.
    Canta tutto come "mi cadea tra le braccia" unica frase pronunciata con la "A" GIUSTA.
    Prendi fiato prima di "disciogliea dai veli" cioè "Le belle forme- disciogliea dai veli" così non devi affrettare perchè non ti basta il fiato.
    Attenzione che "l'ora è fuggita" corri troppo! La "I" di fuggita dev'essere più lunga così come "disperato" allunga la sillaba "Ra" che nella tua versione è troppo corta. (Solfeggio, amico mio!)
    Attenzione anche al finale "tanto la vita" che tende a calare.
    Sostieni tutti i suoni col fiato, magari prendi un respiro in più, ma canta intonato.
    Purtroppo per mail le raccomandazioni lasciano il tempo che trovano, lo so.
    Ma cerca comunque di stare concentrato e di fare del tuo meglio. Quindi, un pò più veloce Calaf, non cantare a denti stretti e respira quando serve, questo è il riassunto.
    Sono certa che ce la farai se stai sereno e il panico non ti assale.
    In bocca al lupo e... non farti del male. Mae.

    Stampa

  • 05/04
    Salve maestro sono un soprano lirico. Ho 18 anni e studio da circa un anno canto lirico. Mi sono accorta che mentre inizialmente mandavo i suoni solo in maschera realizzando così un suono privo di risuonatori ma pieno, adesso invece utilizzando anche un pò la laringe in alcuni passaggi di registri mi accorgo che la facilià con cui emetto il suono è maggiore e il fiato e la durata del suono sono più stabili ma sento meno la maschera.
    Vorrei dunque sapere come mantenere totalmente la maschera pur usando un pò la laringe, magari consigliandomi degli esercizi. Spero che io non l'abbia disturbata! Aspetto una sua risposta. Grazie mille!
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO CAROLA e benvenuta!
    Non preoccuparti, chi necessita di aiuto, non disturba mai!
    Vediamo. Sei molto giovane, quindi Mozart non può che farti bene; secondo me, la preoccupazione di muovere o spostare la laringe, prende il sopravvento su tutto il resto; la laringe deve solo essere rilassata anzichè sollecitata, ma se adotti una buona respirazione, questo accorgimento è del tutto naturale.
    Quindi, quando respiri, apri bene la gola in modo da rilassare muscolatura, parti molli e laringe, vedrai che non avrai più bisogno di pensare ad altro.
    Se hai perso un pò di maschera e la gola ti brucia un pò, è segno evidente che devi controllare e sistemare la respirazione; sono sintomi classici di una voce che non viene appoggiata sul fiato e che quindi grava e forza sulla gola.
    Fai attenzione a come respiri e sappimi dire. A presto. Mae

    Stampa

  • 09/04 - Caterina
    Ciao Mae! Grazie mille per i tuoi consigli, anch'io sono pienamente d'accordo, e adesso mi sento più tranquilla! Con il tempo e lo studio posso sperare di raggiungere degli ottimi risultati per eseguire re5, mi5 con una certa sicurezza.
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO CATERINA:
    ricorda una cosa: non importa quanti suoni riesci ad emettere, l'importante è che siano belli! Qualità e non quantità.
    Un bacione. Mae

    Stampa

  • 09/04
    Ciao.. sono Elsa e vorrei riprendere il colloquio che ho già intrapreso con Mae il 25 marzo u.s., ma prima devo chiarire questi dubbi. Perdona la mia ignoranza... pur chiedendo chiarimenti al mio insegnante non ho capito come si fa a riconoscere il proprio registro vocale. Ad esempio, io passo dalle note di petto a quelle di testa tra il Mi e il Re dell'ottava successiva a quella che parte dal "do-centrale"; in gergo musicale è giusto dire "Mi-La 4? Mi puoi spiegare come funziona? grazie.. a presto!
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO ELSA:
    il tuo insegnante non ti ha spegato o sei tu che non hai capito? Perchè la cosa è diversa.
    Come abbiamo già avuto modo di spiegare, una voce si classifica non a seconda della sua estensione, ma dai "passaggi" e dal colore.
    Nelle voci femminili troviamo due punti in cui si riscontrano questi "passaggi" e si trovano il primo tra la zona di petto e il registro medio o misto, l'altro tra il registro medio e quello di testa.
    Se il tuo insegnante può dirti quali note sono coinvolte in questi due "passaggi" avrai la risposta che cerchi (bisogna ascoltare una voce per poterla giudicare!)
    E' una spiegazione che puoi trovare in qualsiasi trattato di canto, una cosa fisiologica che bisogna solo ascoltare e sentire.
    Una volta capito ove sono queste....zone, vanno curate con perizia per uno sviluppo armonico della gamma dei suoni. Ti pare più chiaro come concetto? Spero proprio di si. A presto per ogni ulteriore spiegazione. Mae

    Stampa

  • 13/04 - raffaele
    Gentile Maestra, sono Raffaele tenore lirico spinto. Purtroppo ho cominciato a studiare, da insegnante privato, troppo tardi lirica (avevo 42 anni ora 48!). Pur sapendo che non posso aspirare a nulla, se non al puro piacere di cantare qua e là in chiese teatrini di provincia, ecc. ( quasi sempre gratis), non mollo nonostante l'età "avanzata". Ho cominciato come baritono, perchè non andavo olte un labemolle (stentato!). Poi, a poco a poco ho acquistato altre note fino al sibemolle acuto. Per anni non ho piu' fatto altre "conquiste", poi, quasi improvvisamente, ho trovato( da solo!) la strada per arrivare fino al re sovracuto! Solo, non so spiegare come faccio... l'unica cosa che so spiegare e' che immagino che i suoni escano dalla fronte, senza spinta eccessiva e che mi concentro molto per "volerli" tenere. E, non penso assolutamente che siano note cosi' acute: tutto qui. Come fare per non perdere la strada? grazie e scusi la prolissita'!
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO RAFFAELE e benvenuto!
    Ci sono delle voci che "cantano" da sole cioè voci che vengono chiamate "naturali" e sono quelle che, senza insegnamento alcuno, cantano con grande facilità e senza sforzo. Magari non è proprio il tuo caso dato che da 6 anni cerchi la tua strada, ma direi che chi ti ha portato fino al Sib, non è stato poi così...malvagio come insegnante!
    Il fatto che poi tu abbia proseguito e trovato altre note da solo, è del tutto probabile, anche se, per giudicare il lavoro, avrei bisogno di sentirti cantare; non vorrei che tu avessi spoggiato la voce per raggiungere tali..."vette". Se il risultato è buono, non hai che da ascoltare il tuo fisico mentre canti; ascoltando puoi capire quello che il tuo corpo mette in atto in modo del tutto naturale.
    Quando avrai capito cosa succede dentro di te (e, ripeto, se il risultato è buono) potrai ripeterlo ogni volta che vorrai fino a diventare padrone del tuo "sistema" (non dimenticare i vocalizzi che sono la ginnastica del cantante e sono indispensabili per mantenere in forma la voce).
    Posso assicurarti che esistono tenori di chiara fama che adottano questo metodo del solo pensiero e dei suoni emessi "dalla fronte", quindi è una indicazione già esistente e divulgata.
    Detto questo, non mi rimane che richiedere un tuo file audio da poter ascoltare; un paio di arie e poter sentire quanto del tuo sistema di autodidatta possa giovare alla tua gamma di suoni.
    A 48 anni, se si canta bene, si può ancora dar prova di essere un buon interprete e ottenere ottimi consensi e....qualche rimborso spese!
    A presto. Mae

    Stampa

  • 14/04 - Caterina
    Gentile Maestro, ho una domanda che riguarda la tecnica. Come le ho già detto in questi due anni ho ottenuto ottimi risultati. L'unica cosa in cui non riesco sempre è "girare i suoni". La mia insegnante mi aiuta molto ma io vorrei capire se c'è un modo per riuscire o è solo un fatto meccanico che si ottiene con la pratica e l'esperienza. La ringrazio molto per l'aiuto.
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO CATERINA:
    se per "girare la voce" intendi che acquisisca tutte le vibrazioni naturali, questo è solo un fattore di...tempo; la voce si ammorbidisce e vibra quando l'aria circola liberamente e senza contrazioni o forzature, nelle cavità di risonanza.
    Ci vuole un pò di tempo perchè la muscolatura possa fare il suo lavoro e l'aria non risenta di contrazioni varie.
    Con i vocalizzi, imparerai a rilassarti durante l'emissione concentrando la tua attenzione sull'appoggio e sulla respirazione.
    Non è impossibile, ma ci vuole il giusto tempo, l'esercizio ed un valido insegnante che possa guidarti e correggerti.
    Per quanto riguarda il diplomino (3º anno di Canto) nella sezione dedicata ai Conservatori (a sinistra della homepage) entrando nella pagina con la cartina geografica con segnalata l'ubicazione dei vari istituti, troverai, sulla tua destra, il programma ministeriale per il corso di Canto, alla voce programma d'esame, c'è tutto quello che devi sapere. Per qualsiasi chiarimento, non tardare a chiedere aiuto. A presto. Mae
    (Attenzione: ci segnala l'amico Francesco, che sono molto aumentate le tasse per l'esame)

    Stampa

  • 21/04 - Sonia
    Salve sono una giovane cantante di 24 anni, innanzitutto grazie per il servizio che offrite: e' cosi' interessante leggere le sue risposte! Vi espongo il mio problema, sono un soprano lirico-leggero, nei vocalizzi arrivo fino al mi bemolle con facilita' (quello prima del fa della regina della notte per intendersi), solo che nei brani cantati, riesco a sostenere quando si tratta di una nota lunga, solo fino al si naturale, quando si tratta di cantare a lungo il fatidico DO mi strozzo o comunque non riesco a trovare il conforto necessario per cantare la nota. potrebbe darsi che e' solo questione di tempo e di maturazione, tuttavia volevo sapere se secondo lei e' un problema di appoggio o di spazio vocale o di risuonatori, oppure se e' solo questione di maturare la tecnica e' possibile essere sulla strada giusta ma i muscoli ancora non sufficentemente forti? Oppure con una impostazione, maturazione o no dovebbe risultare facile immediatamente? Teoricamente per il mio tipo di voce dovrebbe non essere troppo difficile, per questo sono allarmata..! Ti ringrazio dell'ascolto e a presto. Sonia B.
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO SONIA e benvenuta!
    Grazie per i complimenti assai graditi.
    La tua è proprio una bella domanda e cercherò di spiegarmi nel migliore dei modi.
    Purtroppo non scrivi da quanto tempo studi tecnica vocale, quindi la mia analisi sarà... relativa.
    E' normale che, all'inizio, con l'agilità si possano "toccare" certe note che poi, non si riescono a cantare e questo è dovuto alla mancanza di sostegno.
    Sostenere un suono comporta un corretto uso del diaframma e del fiato che consentono di emettere un suono lungo con la stessa consistenza, luminosità, potenza per tutta la sua durata.
    Sembra facile ma, all'inizio non si riesce a coordinare il tutto; a volte il fisico predomina sull'intelletto e le cose... non funzionano.
    L'importante è continuare a lavorare sulla giustra strada, con la giusta "Ginnastica vocale" e grande concentrazione, con una buona guida che ti indichi la strada e ti fermi subito non appena abbandoni la "retta via".
    Un orecchio esterno può guidare meglio lo studio che, fatto da soli, sovente non consente di accorgersi dei difetti.
    Quindi se sei all'inizio del tuo percorso di studi, non aver fretta; se la strada è giusta, imparerai a sostenere anche gli acuti; se invece studi già da qualche anno, avrei bisogno di sentirti cantare per capire se c'è qualcosa di sbagliato nel tuo percorso che ti impedisce di ottenere il risultato agognato.
    Ritenendomi a disposizione per ulteriori spiegazioni, ti saluto caramente nella speranza di sentirti cantare qualcosa di esplicativo (che romanze stai studiando?)
    A presto. Mae

    Stampa

  • 23/04
    Salve Mae! Mi potrebbe spiegare il ruolo della lingua nell'emissione della voce? Ne ho sentito parlare, sinceramente non ci avevo fatto caso più di tanto fino ad ora..E un'altra cosa..è semplicemente una mia curiosità: è giusto dire ad un'allievo di cantare più forte del possibile?questa cosa mi è stata detta da poco.. andando a lezione mi è stato detto di cantare più forte... ma non capisco il perchè dato che mettendo i suoni in maschera si sente lo stesso il suono! In più è successo che proprio oggi la mia voce non è del tutto in forma (il caso)... mi stanno facendo venire un complesso. Mi aiuti per favore. Attendo una sua risposta. Grazie,di tutto (spero non abbia di nuovo sbagliato il modo di inviarle la domanda!)
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO CAROLA!
    Come va con la preparazione dell'aria per l'ammissione? (eravamo rimasti a Mozart, no?)
    Dunque: la lingua ha molta importanza nell'emissione dei suoni; come abbiamo già scritto, sarebbe bene abituarla a stare rilassata sul fondo della bocca, abituandosi, con i vocalizzi, a non prendere posizioni che ostruiscano l'uscita della voce (sapessi quanti studenti hanno questo problema!)
    Ricorda che, essendo un muscolo, puoi allenarlo e domarlo, quindi non hai che da esercitarti.
    Veniamo al secondo quesito.
    Sei molto giovane, quindi la tua voce è ancora in via di formazione. Il volume dovrebbe venire con l'esercizio e non con la "spinta"; forse il tuo suono è ancora esile e l'insegnante non sa come stimolarti (come va il tuo diaframma?).
    Tuttavia, non è gridando che si risolve questo problema, ma con il corretto appoggio e l'uso delle cavità di risonanza.
    Anche qui occorre applicazione ed allenamento con i giusti vocalizzi.
    Rimane il fatto che, per cantare un'aria mozartiana da soprano leggero, non occorre un volume eccezionale.
    Perchè non provi a mandarmi una tua lezione di canto, magari qualche vocalizzo o (magari!) l'aria che stai studiando per l'ammissione (la redazione può spiegarti come fare).
    Il mio consiglio comunque è di non forzare, ma di chiedere lumi sul metodo all'insegnante per sapere quale deve essere (secondo lui) il tuo percorso di studi. E ricorda "la voce si sviluppa col giusto esercizio" non gridando e facendosi del male!!!
    Attendo con ansia notizie. Un abbraccio. Mae

    Stampa

  • 28/04 - Luigi
    Cosa significa cambiare cavità di risonanza nel passaggio di registro, forse intente dalla bocca al rinofaringe o cosa, e contemporaneamente cosa dovrebbero fare i muscoli della respirazione. Grazie alla redazione di liricamente.
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO LUIGI:
    posso dire che, per quanto mi riguarda, la questione "passaggio" è assai delicata, tuttavia non credo tu debba pensare di cambiare cavità di risonanza; a mio modo di vedere, la voce deve essere sempre portata in maschera per poterle dare sempre lo stesso colore; tenedo la voce sempre in questa posizione, la laringe deve essere libera di svolgere il suo compito e di potersi abbassare al momento giusto senza sforzi o costrizioni; lasciare che il fiato sostenga la voce, libera da ogni costrizione muscolare, in maschera, tanto da averla sempre ben timbrata e... che "corre".
    E' ovvio che a questo stato ottimale, concorre una buona respirazione e conseguente "appoggio" diaframmatico. (Ascoltando i Grandi, potrai sentirlo da solo).
    Continua a seguirci e vedrai che nelle nostre "pillole" potrai trovare molte risposte.
    A presto. Mae

    Stampa

  • 04/05 - Riccardo
    Buonasera Mae, spero tu stia bene. Ho cominciato a studiare per il concerto del 21 giugno. L'altro giorno ho voluto provare tutto il programma del concerto per verificare che la voce reggesse fino alla fine. Ho iniziato con i vocalizzi e, specchio alla mano e lingua bassa, sono riuscito ad arrivare tranquillamente fino al do acuto e poi meno sicuro fino al do# sopracuto. Poi ho cominciato con il programma più leggero ed ho tirato fino alla fine, duetti compresi. Stranamente non ho forzato molto con la gola, sono arrivato alla fine e non ero afono, solo un po' stanco. Diverso cosa oggi. Ho comunque iniziato con i vocalizzi e poi mi sono concentrato solo con la prima parte. Ma devo dire che alla fine del terzo pezzo le "i" nel passaggio non entravano, si strozzavano. Questo perchè devo aver sicuramente forzato troppo oppure la voce non era ancora abbastanza calda. Certo è che oggi ho problemi allo stomaco (reflusso), quindi questo avrà sicuramente influito sull'emissione. Comunque devo ammettere che le cose vanno meglio, perchè sto cominciando a capire ed a sentire che la voce cammina da sola "sul fiato". Ma devo avere conferma da te. Un abbraccio e sempre grazie. Tutto questo lo devo principalmente a te ed alla tua pazienza e consigli. Ric
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    Molto bene, Ric.
    Continua ad allenarti senza forzare e solo pensando al fiato.
    Puoi farcela.
    Mae

    Stampa

  • 12/05 - Martina
    Salve, io studio canto lirico da 6 mesi e vedo che ho ottenuto dei buoni risultati. Mi servirebbe sapere qual è il metodo che uso io per i vocalizzi.
    Praticamente sarebbe 9 esercizi di cui io ne faccio solo 3. Il primo consiste in un vocalizzo seguendo il pianoforte a bocca chiusa. La prof dice che serve a muovere le corde vocali e per la mascella. Il secondo consiste nel cantare "i e o a mi me mo ma" seguendo il pianoforte. Il terzo consiste nel cantare "ieoa" lavorado molto sulla A. La prof dice che serve per gli acuti. Mi saprebbe dire il nome del metodo? Grazie in anticipo!
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MARTINA e benvenuta!
    Voglio innanzi tutto spiegarti che quello che mi hai scritto, non è un "metodo" particolare; sono vocalizzi che si usano per riscaldare la voce e per allenare la muscolatura a produrre i suoni senza forzature ed a portarli nelle cavità di risonanza.
    Sono esercizi standard che fanno tutti all'inizio degli studi e non appartengono ad un metodo preciso.
    Mi pare comunque che siano esercizi appropriati e che possano indirizzarti sulla giusta strada; se avrai costanza, i risultati non tarderanno a venire.
    Consiglio: fai sempre molte domande alla tua prof., così saprai in anticipo quale sarà l'obiettivo e quale la strada da percorrere.
    Buon lavoro! Mae

    Stampa

  • 13/05 - Giuseppe
    Salve sono giuseppe dalla calabria e vorrei rivolgervi una domanda inerente il mio modo di cantare: sono un tenore e studio in conservatorio da 6 anni, non ho problemi a prendere gli acuti e arrivo fino al 'do' senza difficoltà a volte anche fino al 'mi'.
    Mi capita una cosa che non riesco a risolvere e ciò mi manda in completa paranoia: quando canto un'aria, nella quale ci sono molti passaggi di voce 'sol, sol# ecc.' mi sfianco e rimango senza 'fiato', ma la cosa strana è che mi viene una morsa alla gola e mi chiude senza riuscire a prendere gli acuti e quindi a proseguire. Mi sento come se facessi una lunga salita e sono costretto a fermarmi per una decina di secondi per riprendere l'opportuno 'fiato' perchè rimango senza. Ciò non mi da la possibilità di cantare un'aria o una romanza per intero: non sò come risolvere questo problema. Ci sono degli esercizi specifici per rafforzare il 'fiato'? Potrebbe gentilmente darmi un consiglio? Ho paura che non risolverò mai questo problema, anche perchè i miei colleghi, anche quelli di corsi inferiore, non avvertono questo problema e ciò mi crea disagio...
    aspetto una sua risposta...
    grazie giuseppe...
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO GIUSEPPE:
    praticamente sei quasi arrivato al traguardo degli studi ordinari e dovrai presto affrontare l'esame di diploma.
    Da quanto scrivi, mi sorge un dubbio: stai forse studiando con una insegnante donna?
    Credo che il tuo sia un problema di "passaggio"; descrivi proprio quel che capita quando non si supera bene, tecnicamente, quella zona.
    Se il problema è quello, dovrai esercitarti ad affrontare in modo giusto le note di passaggio, solo così riuscirai a cantrare gli acuti senza fatica.
    Attendo una tua comunicazione e, magari, un audio da poter ascoltare.
    Ci conto! Mae

    Stampa

  • 14/05 - Giuseppe
    Salve sono giuseppe, si, studio con un'insegnante 'donna', anche se avrei preferito studiare con un maestro, magari 'tenore'. Voglio fare un piccolo cenno al mio passato: quando entrai in conservatorio, ho cominciato i miei preimi passi con un'altra insegnante, fino all'anno scorso, poi mi sono trovato costretto a cambiare perchè studiare con 'lei' era un vero e proprio tormento, tanto di aver pensato più volte di lasciare gli studi della lirica e dedicarmi ad altro. Era un tormento perchè non faceva altro che sgridarmi ad ogni mio sbaglio ed offendermi ripetutamente, anche con parolacce, per non parlare del fatto che più volte mi scoraggiava dicendomi che non sarei mai diventato un cantante lirico e mi paragonava agli altri miei colleghi evidenziando, in maniera troppo marcata, il loro progredire ed il mio regredire... un inferno... da ciò mi sono restati molti fantasmi. Comunque ritornando a noi. 'Lei' pensa che riuscirò a risolvere questi problemi di 'fiato' anche se continuo a studiare con un'insegnane donna? Da premettere che mi trovo bennissimo con la mia attuale insegnante, devo dire che è un angelo, comunque ci sono degli esercizi specifici per rafforzare il fiato? Potrebbe darmi gentilmente una mano? Perchè per questo motivo non riesco a progredire. Le chiedo scusa se mi mostro pedante, purtroppo è che la mia età (31) mi fa sentire ritardo rispetto agli altri. La saluto con sincero affetto. Giuseppe.
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CARO GIUSEPPE:
    comprendo benissimo il tuo stato d'animo e confermo che ci sono persone adatte all'insegnamento, altre meno, poi ci sono i frustrati, gli isterici e altro ancora.
    Tuttavia, non gradisco neanche gli insegnanti che si attribuiscono un ruolo "materno" dacchè lo studio deve essere sereno, costante ma anche produttivo nel senso che non tutto va sempre bene e che gli errori vanno corretti, certo nel giusto modo senza parolacce o insulti.
    Chiuso il discorso.
    Adesso vediamo il tuo, torno a dire, non credo sia un problema di fiato, ossia la mancanza di fiato deriva da un disagio più complesso; ci sono vari esercizi per allenare il fiato (arpeggi o lunghe scale veloci) ma, fossi in te, cercherei la causa nel passaggio.
    Consiglio veloce e sbrigativo che puoi subito sperimentare: quando devi cantare note tra il Mi4, Fa4, Fa diesis4 e Sol4, arrotonda (scurisci) un pochino le vocali che incontri, vedrai che subito la gola si rilasserà e ti permetterà di accedere più facilmente alla zona degli acuti.
    Tutto questo sempre sulla carta e senza averti sentito cantare quindi verifica tu stesso se ti aiuta a risolvere.
    Il miglioramento dovresti sentirlo già dopo qualche tentativo, ma dovresti poi meccanizzare questo sistema con i vocalizzi.
    Un riferimento alla tua età: è perfetta per dare i primi brillanti risultati!!!
    Attendo con ansia di sentire un tuo brano.
    Ricambio l'affetto e ti abbraccio forte. Mae

    Stampa

  • 19/05
    Ciao Mae, qualche giorno fa, non ricordo esattamente quando, ti ho inviato una mia mini registrazione... è un eufemismo definirla tale, visto che non c'è neppure l'accompagnamento, però è il massimo che sono riuscita a fare:) vorrei sapere che ne pensi e su cosa dovrei lavorare. Grazie A presto
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO BEATRICE:
    sei già stata molto brava nel cantare questo frammento senza accompagnamento!
    Dunque a parer mio, buona agilità, timbrata, qualche variazione inusuale; l'unica perplessità risiede sulla prima ottava che trovo poco timbrata, ma ho troppo pochi elementi per poter giudicare.
    Perchè non provi a mandare, con lo stesso sistema, un brano più lungo?
    Magari con una esposizione più ampia, potrei giudicare più serenamente.
    Adesso sappiamo che non hai problemi di agilità, sentiamo un cantabile (sempre se ti fa piacere)
    Attendo con fiducia! Mae

    Stampa

  • 21/05 - Alida
    Salve Mae, sono ancora io.
    Questa rubrica è così bella e utile che sono diventata una fedele appassionata (leggo tutti i consigli a tutti i cantanti, e mi sono molto utili). Mi saprebbe consigliare un buon trattato teorico di canto? (Faccio parte di quelle persone a cui se non si spiega tutto sono sempre convinte di non sapere fare le cose). Grazie mille per la sua disponibilità e gentilezza. p.s. ho appurato la mia nota di passaggio medio-testa, la bequadro acuto. Tuttavia ho un' estensione grave di quasi un'ottava sotto il do centrale. Come si riconosce il passaggio grave-medio? è la differenza tra suono "simile al parlato"(cioè come se fosse "aperto" e che risuona più verso il basso) e suono che risuona "verso l'alto"?
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CARA ALIDA:
    Queste domande dovresti rivolgerle al tuo maestro (che a quanto hai scritto ritieni essere molto in gamba) perchè può sentirti vocalizzare e dovrebbe sapere spiegarti bene tutte le cose che ti fanno sorgere dei dubbi.
    Ho un pò il timore che possa arrabbiarsi nel sapere che tali delicati quesiti vengono posti ad un'altra persona... Tu che pensi?
    A parer mio, dovresti farti spiegare per bene cosa sono i "passaggi" e farti dire quali sono quelli della tua voce, dacchè da ciò che scrivi mi sembra che ci siano troppe... nubi da dissipare.
    Quando riceverò una tua registrazione, potrò sentire la tua voce e potrò sbilanciarmi a darti anch'io dei consigli in merito, diversamente è difficile!
    Un testo da consigliare ce l'avrei, ma pensi che il tuo insegnante possa essere d'accordo o che voglia egli stesso parlarti di tecnica data la sua estrema perizia sull'argomento?
    Un bacione. Mae

    Stampa

  • 26/05 - Selene
    Buongiorno Mae, la ringrazio inanzitutto per la sua risposta.
    Io ho 19 anni ma il problema di fondo è che non ci sn insegnanti bravi dove abito io e il mio si dice che sia uno dei migliori, ma eventualmente non potrei contattare qualcuno che mi possa insegnare solo il diaframma senza necessariamente dover cambiare insegnante, cioè con lui cantare solamente, se si può secondo lei in quanto tempo potrei imparare la tecnica diaframmatica?! La ringrazio ancora Selene
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CARA SELENE:
    la tua è una situazione complessa una persona che sappia usare bene il diaframma, non può che essere un cantante o un insegnante di canto; pensi che sarebbe disposto ad insegnarti come si usa per poi lasciarti continuare con un altro maestro di cui, certamente non avrebbe molta considerazione proprio perchè incapace di insegnarti le cose per bene?
    Per esperienza diretta, posso dirti che l'apprendimento di una tecnica è cosa molto soggettiva, tuttavia con un buon insegnante e uno studio costante ed intenso (due volte a settimana, per es.), nel giro di un anno dovresti aver capito e cominciato a mettere in pratica il sistema.
    Ricordo che per apprendere questo metodo, occorre il controllo di un tecnico che ti corregga ogni volta che cadi in errore, quindi sia i vocalizzi di impostazione, sia il canto pratico, vanno costantemente controllati e, se necessario, corretti all'istante onde prevenire difetti di ogni sorta.
    Tuttavia, le opportunità sono infinite magari esiste pure qualcuno che voglia prendersi la briga di insegnarti come funziona il "diaframma" senza interferire sul tuo corso di studi... io non lo farei mai!
    Quando credi in un allievo e sai che è in cattive mani ti assale lo scoramento; quando vorresti fare, mentre altri frenano o rallentano per vari motivi il cammino.
    Beh! Meglio lasciar perdere, sono considerazioni amare che lasciamo nella tastiera del PC.
    Se non è un problema per te, vorrei sapere da quale città ci scrivi, tanto per capire e, se ti pare una cosa positiva, puoi sempre mettere due righe nel forum dei cantanti e magari trovare uno studente come te che però ha avuto più fortuna, che possa darti una mano.
    Noi siamo sempre qui per ogni parere, per ascoltare e per chiarire dubbi.
    A presto. Mae

    Stampa

  • 08/06 - lorena
    Salve Mae!!!
    Come va?? Ieri sera ho fatto il saggio di canto lirico vedro di farti avere la registrazione dell'aria "so anch'io la virtu magica" anche se la registrazione è stata effettuata da un cellulare, purtroppo non ho mezzi migliori: volevo porti una domanda che da un po di tempo mi assilla. Per quanto riguarda i sovracuti la posizione della bocca, io la apro il piu possibile anche perchè la mia insegnante mi dice di aprire per dare spazio al suono. Adesso volevo chiederti qual è la posizione giusta? Parlando dal si bemolle sovracuto in poi... grazie a presto..
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO LORY:
    qui tutto nella norma, o quasi.
    Devi sapere che ognuno di noi ha una propria conformazione, quindi non esiste una apertura standard, bisogna vedere il tuo viso e vederti e sentirti cantare.
    Sono d'accordo col fatto che bisogna dare spazio agli acuti, e, possibilmente, senza smorfie "deformanti" la bocca si apre da sola a seconda delle necessità.
    Quindi tu apri pure la bocca facendo attenzione a non lasciar scappare la voce "indietro" e canta come ti senti più comoda.
    Quando i suoni saranno sicuri, potrai renderli ancora più belli dando loro una cavità armoniosa.
    Dunque: apri la bocca e canta!
    Un bacione e procedi con la registrazione. Mae

    Stampa

  • 10/06 - tanya
    Grazie mille! Ancora una domanda.... io non so se lei è uomo o donna (spero donna) però riuscirebbe a dirmi quale sensazione devo provare o sentire quando alzo il palato?
    Il mio maestro è un basso non mi parla molto di queste cose!!! Però vorrei migliorare! Se riscisse a rispondermi sarebbe bellissimo!!! Grazie ancora per i suoi consigli.
    Il mio maestro dice che crescendo mi vede più proiettata verso un lirico leggero! mi può dire anche quali ruoli posso interpretare?
    Grazie mille di nuovo
    Tanya
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CARA TANYA:
    le sensazioni sono semore molto personali e fanno parte delle proprie esperienze, tuttavia, potrei dire che per alzare il palato in modo corretto, devi effettuare uno "sbadiglio" rilassato che riesca a dilatare la cavità della bocca, della faringe e possa rilassare completamente gola e lingua.
    Una volta predisposta la bocca in atto di sbadiglio, sei pronta per emettere il suono che non devi sentire compresso, ma come una nuvoletta gonfia e leggera che dovrai, immaginariamente, attaccare dietro la base del naso (quindi facendo passare l'aria sopra il palato molle).
    Il canto morbido, non dà sensazioni accese, ma come di qualcosa (nel nostro caso la voce) che galleggi ancorata però come da un sottile filo, al lavoro del diaframma.
    Quando avrai imparato a non spingere, ma a gestire il tuo flusso d'aria con morbidezza e tranquillità, vedrai che otterrai un bellissimo e dolcissimo cantabile; la grinta si fa presto poi a tirarla fuori.
    Prima il legato morbido, poi la veemenza (appoggiando e non spingendo).
    Concordo con la previsione del tuo maestro in merito al repertorio; potrai affrontare ruoli come Susanna dalle Nozze di Figaro di Mozart, Lucia, Norina, Adina, Elvira dei Puritani, Musetta, ruoli rossiniani e anche Traviata (e tante altre ancora).
    Tutto dipenderà dalla tua evoluzione vocale.
    Non ti resta che....studiare, studiare, studiare...
    Un bacione. Mae

    Stampa

  • 12/06 - Elisabetta
    Ciao! Sono Elisabetta, sono circa due mesi che non scrivo. Ho passato un periodo abbastanza positivo per i progressi, ma si è già concluso. Non riesco a trovare stabilità nell'emissione, faccio delle frasi completamente giuste e dopo non riesco a ripeterle, questa cosa mi innervosisce molto, il problema è sempre lo stesso:la voce va indietro e devo forzare. Sto studiando "Anch'io dischiuso un giorno" aria che mi piace molto e che sento giusta per me, ma a volte canto bene e a volte no. Ho letto in alcune tue risposte che tu puoi consigliare degli esercizi per il dosaggio del fiato, potresti consigliarli anche a me? Spero molto di riuscire prima o poi a fare tutta un'aria nel modo giusto e così ti manderò la registrazione. Grazie di tutto Elisabetta
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CARA ELISABETTA:
    ti abbiamo lasciata piena di entusiasmo e gioia per i progressi fatti, e adesso?
    Cominciamo con l'aria scelta: c'è un motivo preciso per cui tu voglia cimentarti proprio in un'aria così... particolare?
    Richiede un grande fraseggio e perizia nel legato dolce nonchè una estensione notevole.
    E' proprio una cosa complessa... non sarà meglio cominciare da qualcosa di meno impressionante?
    Quando la voce "va indietro" è perchè non la si sostiene nella giusta posizione, cosa che richiede perizia ed una buona respirazione. Prova con un'aria che abbia frasi meno lunghe, e che dia il tempo di riposare alla gola, cantare richiede molta concentrazione e... pazienza, non si ottiene tutto subito; bisogna allenarsi con i vocalizzi e cantare cose di difficoltà progressiva.
    Esercici per il dosaggio del fiato, sono quelli ordinari: inspira, ed emetti aria più lentamente possibile(come se soffiassi su una candela). Più tempo impiegherai a vuorarti, più otterrai perizia nel dosaggio del fiato.
    Fammi sapere e, mi raccomando, non perdere la pazienza!
    Mae

    Stampa

  • 17/06 - Giordano
    Salve, mi chiamo Giordano sono un tenore lirico, le scrive perchè ho difficoltà nel capire dove cercare le note acute, non riesco a capire come e dove metterle. Ci sono esercizi per favorire o quantomeno capire come riuscire ad emettere tali note? Spero possa aiutarmi grazie e buo lavoro.
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO GIORDANO:
    avrei bisogno di sapere da quanto tempo studi tecnica vocale; gli acuti, sono una logica conseguenza della gamma centrale dei suoni; se respiri bene, appoggi i suoni, il passaggio è ben superato, non ci sono problemi a cantare gli acuti.
    Tutto dipende dal tipo di tecnica che stai affrontando.
    Certo devi controllare che la tua gola sia ben aperta, che il fiato fluisca liberamente e senza forzature (non spingere) e si amplifichi in maschera ove la voce prende tutti gli armonici necessari per "amplificarsi" senza sforzo.
    Quali di queste cose ti risulta... oscura?
    Oppure: quale di queste cose non riesci a mettere in pratica?
    Attendo risposte svelandoti che col giusto metodo, tutti riescono a cantare gli acuti, ma se la strada è sbagliata non è per niente facile!
    Un abbraccio. Mae

    Stampa

  • 23/06 - Alida
    Mae, se ti sono mancata, allora vi scriverò tutti i giorni! anche se forse sarebbe anche carino lasciare spazio agli altri... :)
    Tu non sai quanto è bello e comodo cantare in questa nuova posizione!
    Prima mi toccava cantare arie come "se tu m'ami" non so quante tonalità più in alto, tanto che in "ma-a se pensi" la seconda "a" toccava il "si" acuto...
    Un incubo, e la laringe ce l'avevo sulle punte dei capelli!
    Un po' esagero, la laringe non si alzava tanto da non permettere al suono di uscire, però comunque io fino al do sovracuto andavo, e poi non c'era più verso! Era come se non trovassi DOVE mettere i suoni...
    La mia respirazione era ancora incerta e quindi non riuscivo a sostenere dei suoni più girati e con il palato più alzato, e mi accontentavo di "imitare" una voce di soprano leggero; poi arrivavo a "ma-a se pensi" e senza alzare il palato come facevo? Dove la mettevo la nota? Poi man mano la respirazione è migliorata, e mi sono accorta io stessa che il suono era più grande, e non era "giusto" che uscisse tutto subito, se c'era ancora tanto spazio dentro... così ho chiesto al mio maestro se "potevo provare" ad alzare il palato, e lui che credeva io lo facessi già (ma se lo facevo non riuscivo perchè il fiato non bastava) mi ha detto "ovvio!".
    E così è successo il miracolo...
    Adesso ho tutta la voce uniforme, cantare è diventato così facile, non salgo per ora oltre il sol/lab per precauzione, ma in un vocalizzo di picchiettati ho toccato in questa posizione il mio amico do sovracuto, proprio come prima.
    Adesso mi sembra tutto così lineare...
    Scusa questa parentesi/sfogo per spiegarti oltre che la mia felicità anche un po' della mia storia.
    Ciao, Aly
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO ALI:
    vorresti dire che i tuoi progressi sono dovuti alle spiegazioni di Liricamente?
    Se si, ne siamo fieri ed orgogliosi!
    Quindi anche con Internet si possono dare ottimi consigli pratici.
    Rimane il fatto che vogliamo "sentirli" i tuoi progressi dato che ne siamo in pò... gli artefici :D
    Ricorda che siamo qui per aiutare ma anche per gioire dei benefici e delle buone notizie.
    Grazie per la fiducia e per esserci sempre vicina. Mae

    Stampa

  • 24/06 - Alida
    Cara Mae, due domande flash:
    1)come si fa a riconoscere qual è l'estensione massima di una voce? Bastano i vocalizzi? E quando si può dire che la voce "non arriva più in là "perchè è il massimo dell'estensione e non perchè siano errori tecnici di qualunque genere a compromettere l'emissione di una nota?
    2) come si fa a mettere una registrazione sul computer? Avrai capito che non sono proprio Bill Gates, ma credo non ci voglia un mago dell'informatica... Però io non ci riesco comunque!
    E poi con cosa registro?
    Con il cellulare?
    Con un registratore (che non ho)?
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO ALI:
    rispondo alla prima parte della domanda dacchè la parte tecnica la risolverà la magica redazione.
    L'estensione di una voce, generalmente la si determina con i vocalizzi ma, qualora vi fossero inconvenienti "tecnici" un parere autorevole può darlo il foniatra che, con la sua strumentazione, può osservare le corde, le vibrazioni e quindi capire quale risultato si dovrebbe ottenere.
    Ho avuto esperienze positive anche su un baritono che si pensava fosse corto, dopo alcuni anni di studio (e saputo che le sue corde avrebbero potuto dare tale risultato) abbiamo raggiunto il fatidico Lab e senza sforzo!
    Quindi se sorgono dubbi sul sistema tenico, consultare un bravo foniatra che "vede" e può dire cosa possono fare le corde; un buon maestro poi ti ci può portare, un maestro poco abile, potrebbe anche non portartici mai!
    A presto. Mae

    Stampa

  • 25/06 - Bianca
    "Attenzione alla visione del vocalizzo che deve essere orizzontale e non verticale in modo da non far salire la laringe e dar origine ad un suono strozzato)" Questo l'ho trovato in una risposta qui, ma in che senso??? Qual è la differenza tra orizzontale e verticale?? E come si fa a capire che si sta sbagliando???
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO BIANCA:
    questo è sicuramente un consiglio per chi ha problemi di "Acuto".
    Devi sapere che alcune voci fanno fatica a cantare gli acuti perchè nel pensare ad un suono "Alto" provocano un involontario (ma normale) innalzamento della laringe; non succede però a tutti: in questo caso, si consiglia di immaginare il vocalizzo o la frase da cantare, come se fosse un elastico da tendere in modo orizzontale; il comando "orizzontale" permette al cervello di ridurre l'impulso a salire che normalmente subisce la laringe e non si ha più la sensazione di strozzamento.
    Non è facile spiegarlo in una mail, ma ti assicuro che il risultato pratico è ottimo (serve un didatta che possa spiegare, controllare e correggere).
    Quando gli acuti sono brutti, forzati, strozzati o non si riesce proprio a cantarli (nel peggiore dei casi) te ne accorgi e cerchi altre strade, una è proprio questa ma, attenzione, va fatta seguiti da un buon insegnante che ti fermi al primo errore di interpretazione.
    Un abbraccio. Mae

    Stampa

  • 26/06 - Mariarita
    Salve Mae, grazie per avermi indicato un altro trattato su cui posso studiare. Sarà certamente utile! Intanto studio per cultura mia, poi spero che al conservatorio non facciano storie... non hanno una bella fama quanto a gentilezza ed umiltà. Quando ho consegnato la domanda d'iscrizione non ho avuto una bella impressione, ma nonostante ciò non voglio metter loro un etichetta (questo per affrontare con serenità gli esami d'ammissione e poter così rendere quanto sto studiando).
    Quanto alla tecnica (mi dispiace, ma non ho potuto registrare ancora la mia voce), quando ho cominciato a studiare [metà gennaio di quest'anno], i suoni acuti c'erano [fino al DO5], ma erano molto urlati e vuoti; una volta chiarita la tecnica della respirazione si son riempiti e negli acuti ho ottenuto una voce con più armonici, più robusta e ben legata.
    Per ottenere questi suoni:
    1) tengo i muscoli del collo rilassati e i muscoli della pancia anch'essi rilassati lavorano come il mantice di un organo
    2) così il diaframma e la laringe si abbassano man mano che i suoni sono più acuti, mentre il palato molle si alza.
    Tutto procede bene fino al SOL#4 a volte anche fino al LA4. Il LA4 infatti a volte perde le caratteristiche di nota lirica, mentre il SIb4 non le ha mai avute.
    Secondo lei continuando così riuscirò a rendere LA4 e SIb4 note liriche in modo da poter lavorare su SI4 e DO5?
    Che estensione si pretende in genere per un soprano che vuole entrare al 2º anno? Le note REb3,DO3,SI2eSIb2,con le vocali aperte perdono gli armonici delle altre note, non sono proiettate in maschera. quando ho cominciato a studiare anche RE3 e MIb3 erano note vuote e son riuscita a riempirle con con es su una nota, su 3 e 5 note per gradi congiunti, e cercando di inserire le vocali aperte in quelle chiuse per proiettare il suono in maschera. -c'è qualche altro esercizio o un'altra tecnica che mi può aiutare a proiettare le note basse con le vocali aperte in maschera? come avrà dedotto le mie vocali chiuse anche nelle note basse sono proiettate in maschera, ma non hanno volume(basta l'accompagnamento al pianoforte per coprirle). -come posso fare per ottenere maggiore volume? Spero di essere stata chiara. grazie e a presto. Mariarita.
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MARIARITA:
    è ancora troppo poco tempo che studi per poter avere una gamma di suoni tutta omogenea, vibrata, piacevole, voluminosa ecc, ecc.
    Non puoi chiedere così tanto (c'è chi tutte queste qualità non le acquisisce neanche dopo il Diploma!), quindi calma, pazienza e metodo.
    La voce ha bisogno di tempo per svilupparsi sia in lunghezza che in volume; con lo studio si ottengono tutti i risultati necessari, ma ci vuole qualche anno per poter sentire notevoli cambiamenti.
    Dunque armati di pazienza e buona volontà, sii un giovane "Atleta" della musica che ha bisogno di riscaldare ed allenare i muscoli per ottenere buoni risultati.
    L'ambiente dei Conservatori, lo conosciamo tutti, ma che ti importa?
    Tu andrai lì per imparare quindi lascia pure che si diano delle Arie mentre tu ti dai da fare.
    Lascia al Tempo il compito di irrobustire le note gravi e fidati della tua natura; senza sforzi e con l'assidua applicazione, vedrai che la voce si irrobustirà.
    Intanto leggi, informati e, soprattutto ascolta le tue cantanti preferite per carpire segreti ed espressioni che userai quando sarà il momento. (i tuoi vocalizzi vanno benissimo)
    Buon lavoro! Mae

    Stampa

  • 26/06 - Susanna
    Salve. Ho 18 anni appena compiuti e da 4 anni studio canto lirico presso una scuola di musica di Lomagna. Volevo chiederle dei consigli per riuscire ad eseguire meglio le scale, dato che a volte mi "impallo" mentre canto. Non so perchè in determinate arie riesco senza problemi e in arie come quella che vorrei inviarle e come l'aria "Ah non giunge" dalla Sonnambula trovo alcune difficoltà. Grazie mille. Susanna
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO SUSANNA:
    sei molto giovane ed hai scelto una aria non propriamente facile!
    Per fare bene le scale (mi sfugge il significato di "impallo", vorresti chiarirmi mglio il concetto?) occorre eseguirle durante il periodo di studio tecnico (ogni volta che vai a lezione e, se possibile anche a casa) poichè le corde vanno allenate come la muscolatura di un atleta; dapprima più lentamente, poi sempre più veloci, ma di sicuro questo te lo hanno già spiegato (non c'è bisogno di dire che per fare le agilità, bisogna conoscere bene le note!).
    Attendo di sentire la tua prova.
    A presto. Mae

    Stampa

  • 30/06 - Luca
    Salve caro mae, l'altra volta mi ha dato ottimi consigli sul canto, ma adesso gli vorrei chiedere dei consigli pratici per acquistare morbidezza negli acuti: per favore mi risponda prima possibile perchè il 4 luglio ho gli esami d'ammissione al conservatorio...
    grazie mille
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO LUCA:
    ho piacere che i miei consigli ti siano stati utili, ma per il problema attuale, sarebbe stato meglio muoversi con un pò di anticipo... per i miracoli non ci siamo ancora attrezzati.
    Scherzo evidentemente, ma per ottenere acuti morbidi, occorre tempo ed allenamento.
    Si tratta di allenare il diaframma ad un grande e continuo legato che necessita quindi di una ottima gestione del fiato.
    Quindi ottima respirazione, legato, diaframma e maschera.
    Prova con dei vocalizzi lunghi (arpeggi) che vanno eseguiti estremamente legati e senza perdere la maschera.
    E' un pò difficile via mail, ma è l'unico modo che abbiamo (sig!)
    Dunque niente forza; concentrati sul fiato che deve fluire costante dalla gola aperta, e senza forzature.
    Ricorda di arrotondare le note di passaggio! (ricorda anche che, in teoria, come affrontare gli acuti te lo dovrebbero spiegare in Conservatorio, basterebbe che gli facessi sentire il materiale che poi dovrebbero modellare loro)
    Mi pare tutto.
    Adesso... in bocca al lupo e facci sapere!!!
    Mae

    Stampa

  • 08/07 - Lorena
    Salve Mae!!! Come va? Sono contenta che hai ascoltato la mia registrazione anche se non era una delle migliori dato che è stata effettuata con un cellulare!!! Comunque ascolterò i tuoi consigli e vedrò di mettermi all'opera... volevo chiederti un consiglio: per quanto riguarda il do sovracuto, potresti darmi qualche consiglio per prenderlo bene, e soprattutto non gridarlo? Perchè devo dire che il si bem viene, il problema è il passaggio dal si naturale al do, e poi volevo chiederti un'altra cosa: la mia voce che tipo di strada sta prendendo secondo te? Cioè soprano leggero, lirico... grazie un bacio Lory
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO LORY:
    non preoccuparti perchè audio e video erano godibilissimi.
    Tu hai un bel Sib, quindi non credo che farai molta fatica ad ottenere un Do altrettanto buono; il segreto sta nell'allenarti con scale veloci ed arpeggi fino al Do diesis così da ottenere un Do sicuro e morbido.
    Il segreto sta nell'appoggiarlo e non spingerlo; a volte la paura fa brutti scherzi, ma allenandoti vedrai che otterrai risultati notevoli.
    Da quello che ho sentito, ritengo che la tua voce stia bene, per ora, nel repertorio del lirico leggero, dato che hai buona agilità e acuti sicuri; il cantabile ha ancora qualche carenza, ma certamente con l'esercizio, potrai migliorarlo (dipende sempre da una buona gestione del fiato); sei ancora molto giovane e, almeno per adesso, ti consiglio questo tipo di repertorio che ti si adatta perfettamente.
    Adesso un pò di riposo prima di riprendere la ginnastica vocale e, potendo, tanta aria di mare che fortifica le corde.
    Un caro abbraccio e buonissime vacanze! Mae

    Stampa



INDICE

"Il vero talento dell'artista si rivela nella sua possibilità di scoprire e imparare a capire i suoi difetti e soprattutto nel suo coraggio di ammettere la loro esistenza"
ENRICO CARUSO

Cookie | Privacy Policy | Copyright 2006 © | Powered by Andrea Ferretti | 4/27/24 11:39
Liricamente.it utilizza cookie, anche di terze parti. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie    Leggi tutto Ok