Risposte esperto in merito a consigli a cantanti lirici circa i percorsi di studio da affrontare, trattati di canto lirico da studiare, esperienze di canto da condividere

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Consigli a cantanti - appassionati di opera lirica|Pagina 6

In questa sezione pubblichiamo le domande di chiunque desidera chiedere consigli al nostro esperto in tema di opera lirica, melodramma e tutto ciò che ruota intorno alla vita dei cantanti lirici, dei musicisti, dei compositori...

 

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  • 27/09 - Bianca
    Buongiorno, l'infiammazione alla tiroide n0n c'è più anche perchè sto facendo una cura che me la sta guarendo e corde vocali sono a posto. Spero tanto che la prof mi faccia fare ciò che desidero: canto lirico e non mi faccia continuare cn il leggero che non riesco a soffrire!!!!
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO BIANCA:
    molto bene per l'infiammazione guarita; adesso credo che la scelta di cosa studiare spetti solo a te; non vedo perchè tu debbe intraprendere un cammino che non ti garba.
    Sii felice dei problemi risolti e parla con la tua insegnante facendole capire qual è la tua passione, sarà poi lei a doverti spiegare perchè vorrebbe farti fare una cosa che manco ti piace.
    In bocca al lupo! Mae.

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  • 27/09 - Simone
    Carissimo esperto (non so il tuo nome), mi chiamo Simone e ho molta passione per la musica: studio flauto al conservatorio, ma sono anche appassionato di canto e opera: ho 17 anni e non so come fare per conoscere il mio registro vocale, tenga conto che comunque non ho una voce impostata (copro dal sol in prima riga in chiave di basso al fa in prima riga in chiave di violino e penso di avere una voce chiara quindi non di basso). Che responso mi da? Grazie tante.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO SIMONE:
    se vorrai accordarci la tua amicizia, scoprirai presto che, per classificare una voce, non basta una descrizione così sbrigativa; l'estensione iniziale non è molto determinante.
    A occhio e croce, potresti avere una voce di baritono, ma è solo una mera ipotesi fatta per non deluderti troppo.
    Visto che frequenti un conservatorio, perchè non ti rechi in una classe di canto per poter ottenere una risposta più concreta? (Dato che l'insegnante potrà ascoltarti, farti fare dei vocalizzi e quindi azzardare una ipotesi con più dati di quelli che possiedo io).
    Se poi frequenti un buon conservatorio, sarà un vero piacere, per il docente di canto, poterti annoverare tra i suoi allievi (una voce maschile, che gioia!!!!!) che, generalmente sono tutte donne e, in maggior parte, soprani!!!
    Essendo ancora molto giovane, la tua voce potrebbe evolversi con lo studio ed acquisire ottime caratteristiche e, per un bravo maestro, sarebbe una grande soddisfazione educare una voce giovane come la tua, con una preparazione musicale eccellente.
    Quindi il consiglio è: datti da fare, prendi coraggio (magari conosci qualche studente di canto che frequenta i tuoi corsi complementari) e recati da un insegnante di canto; fagli presente che ti piace l'Opera e che vorresti conoscere il tuo registro vocale, in una decina di minuti, avrai, in modo indolore, un responso.
    Facile, no?
    Rammenta che, con lo studio, una voce può cambiare e molto, in lunghezza, colore ed ampiezza, quindi la risposta potrebbe essere un po' vaga al momento, ma studiando e quindi conoscendo a fondo la tua voce, si potrebbe determinare con sicurezza.
    Ma a te, che voce piacerebbe avere?
    Quali sono le arie che ti piacerebbe cantare?
    In bocca al lupo e... fammi sapere.
    Mae

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  • 29/09 - luca
    Gentile mae e redazione ho scoperto il vostro sito e lo ritengo interessantissimo, solo che a diverse domande non sono riuscito ad ottenere risposte, spero stavolta vada bene! Dunque, anche se canto praticamente da bambino, studio solo da inizio anno e sto scoprendo di piu' la mia voce(tenore) ovviamente con non poche difficoltà, mi chiedevo: i miei 34 anni, sono tanti? Avendo la bella aspirazione di cantare in teatro? Inoltre, la tensione addominale negli acuti va via con l'esercizio costante? Avere un insegnante donna (soprano) puo' pregiudicare l'insegnamento stesso? Infine, quante lezioni settimanali sarebbe opportuno fare agli inizi? Grazie spero a presto. Luca
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO LUCA:
    mi spiace se non siamo riusciti ad entrare in contatto, ma questa è la prima volta che ti leggo.
    34 anni non sono troppi per iniziare uno studio concreto, quello che conta è che tu riesca a trovare un bravo insegnante e che possa applicarti con costanza e dedizione.
    Un insegnante può essere bravo a prescindere dal sesso; vi sono molti cantanti che hanno avuto insegnanti di sesso opposto, quindi, quel che conta è che sia capace.
    Purtroppo non sempre si trova la persona adatta, così ci si affida ai consigli di altri studenti che hanno potuto verificare la perizia di uno piuttosto che di un altro.
    Sarebbe ottimo poter fare almeno due lezioni settimanali (di 1 ora) per poter apprendere più in fretta i meccanismi che vanno sollecitati; dunque con uno studio sapiente, nel giro di 3 anni potresti cominciare a cantare bene, la carriera poi... è un'altra cosa, vi sono altre componenti.
    Per ora il consiglio è di affidarti ad un buon insegnante e di verificare, ogni 6 mesi, i progressi fatti (potresti registrare le lezioni) se in questo lasso di tempo non vi sono miglioramenti, vuol dire che ti serve un altro insegnante che possa farti capire meglio i meccanismi.
    Per quanto riguarda la tensione addominale, più dovrai affrontare note acute, più dovrai sentirla; attenzione, parliamo di tensione, non di blocco totale (o apnea); la tensione diaframmatica (che non sparisce, ma diventa abituale e quindi con l'esercizio non ci farai più caso) è direttamente proporzionale all'altezza delle note, con la raccomandazione di non spingere ma di sostenere bene i suoni (capire questo, dipende dal tipo di respirazione praticata).
    A questo punto non mi resta che augurarti buon lavoro e a presto per spiegazioni e consigli.
    Mae

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  • 30/09 - Gabriele
    Carissima mae, volevo solo dirti che sto mettendo in pratica gli esercizi che mi hai consigliato per aprire la gola sulla zona medio/bassa della mia tessitura e ascoltandomi noto i primi progressi, i suoni sono sicuramente piu' consistenti. Un mio collega, basso, mi ha proposto un concerto con lui a dicembre e la cosa mi stuzzica. In piu' sto per fare un audizione per Sharpless... Non volevo sapere nulla di particolare, volevo solo testimoniarti conme i tuoi consigli, mi stiano tornando molto utili. Ti tengo aggiornata. :) ciao
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    GRAZIE GABRIELE
    del gentile pensiero, è una grande soddisfazione, per tutti noi, sapere che la nostra esperienza sta dando ottimi frutti. In bocca al lupo e.... vogliamo sapere tutto!
    Mae

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  • 30/09 - Caterina
    Ciao carissimo mae, sono di nuovo a scriverti un pò demoralizzata a dirti la verità. L'ultima volta ti avevo detto che nonostante non facessi lezione andava tutto bene, la mia voce era limpida, non c'erano forzature di alcun genere. Insomma quello che ho sempre sognato. Da tre settimane ho ripreso le lezioni e abbiamo cominciato a preparare l'esame di canto (tra l'altro non si sa ancora se nella prossima sessione d'esami sarà possibile sostenerlo da esterni!). Fino a ieri il mio più grosso problema era le note più basse del mio registro che non riuscivo a cantare in maschera. Oggi il problema diventano le note acute (che oltre tutto cantavo correttamente anche quando non studiavo canto!). Non so cosa succede ma davvero il mio morale è a terra. La mia insegnante naturalmente mi incoraggia conoscendo ormai perfettamente la mia voce, ma io comincio a temere per l'esame. Scusami per lo sfogo e grazie sempre per la pazienza.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO CATERINA:
    che succede?
    Ci siamo lasciati pieni di entusiasmo ed ora cosa è mai potuto accadere da abbatterti tanto?
    La voce è mutevole, umorale, selvaggia....secondo me subisci uno squilibrio mentale che ti porta alla scoordinazione.
    Per cantare occorre concentrazione, calma, tranquillità; lascia i tuoi crucci fuori dalla porta e poniti in maniera positiva di fronte alla tua insegnante; sii docile e segui i dettami che fino ad ora hanno dato frutto; guida la tua respirazione ed il tuo diaframma senza contrazioni eccessive o sforzi; il lavoro deve essere armonioso (lo so che non è facile), si tratta di ritrovare l'equilibrio che avevi trovato.
    Non c'è altra spiegazione a questo disagio, tuttavia, non devi abbatterti; anzi fai un respiro profondo, libera la mente, apri la tua gola e fai in modo che esca la tua voce morbida e fluida.
    Ritrovata calma e serenità, ritroverai la voce.
    Non è una ipotesi, è una certezza.
    Buon lavoro. Mae

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  • 02/10 - Carmela
    Salve Mae, sono ancora Carmela. Rispondo alla sua domanda,riguardo la mia età. Ho 35 anni, e ho iniziato da pochissimo a studiare canto lirico. Comunque grazie per avermi risposto. Cercherò di studiare ed impostare bene la voce come mi ha detto Lei, e di aspettare e vedere come evolve la mia voce. La ringrazio con stima e affetto, Carmela.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO cara Carmela:
    grazie per aver risolto la questione età; dunque sei una donna fatta e puoi dedicarti senza timori allo studio.
    Sii sempre attenta ed applicati con serietà, i risultati non tarderanno ad arrivare.
    Un abbraccio. Mae

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  • 02/10 - Angela
    La registrazione che vi mando non è mia, ma di un mio ragazzo che fa parte della mia associazione vorrei sapere il vostro parere in merito è una voce bianca si chiama Nikos e ha 14 anni.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO ANGELA:
    ho ascoltato con grande interesse il file del dotatissimo Nikos: estremamente piacevole e di grande effetto.
    Purtroppo il ragazzo si sta avvicinando al periodo della pubertà e non sappiamo se, dopo la muta, la voce rimarrà tanto duttile; probabilmente per ovvie ragioni si abbasserà e quando avrà superato tale periodo, potrà riprendere lo studio con la nuova e consolidata voce da adulto.
    Il consiglio è di lasciar riposare l'organo vocale fino a maturazione avvenuta, oppure di affidarlo alle sapienti cure di uno specialista del settore.
    Complimenti a Nikos e... in bocca al lupo! Mae

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  • 03/10 - Edoardo
    Grazie per la risposta. Mi limiterò a sostituire l'organista durante la formazione della mia voce. Mi riferisco al canto lirico!
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO EDOARDO:
    non devi assolutamente prendere il consiglio come una punizione, la tua voce si trova in uno stadio delicatissimo, ma è un periodo che passa in breve.
    Se puoi sostituire l'organista, allora sei già un musicista e allora puoi comunque far musica!!!
    Non è meraviglioso?
    Nel frattempo, ti consiglio di imparare una corretta respirazione diaframmatica che sarà basilare quando ricomincerai a studiare canto.
    Vorrei, ma solo se lo vorrai, seguire le tue evoluzione e, comunque per ogni quesito o perplessità, sono sempre qui.
    A presto. Mae

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  • 06/10 - Rossella
    Questa non vuole essere una domanda ma la condivisione di un'esperienza con quanti di voi scrivono e leggono le risposte della Mae. Io sono Rossella Inghilleri, di Salerno e, pur avendo fatto delle cose importanti nella mia carriera alquanto poliedrica (si può leggere il mio curriculum ad alta visibiltà), non ho mai trovato un insegnante di Canto che mi leggesse nell'anima attraverso la voce.
    E' per questo che nonostante una notevole distanza geografica ho deciso di chiederle di accettarmi come allieva per rimettere in forma la voce, scegliere un repertorio adatto ai miei 40 anni, al mio colore vocale, alla mia personalità e provare a rimettermi in "gioco", non nel senso di fare carriera o di dedicare la mia vita al canto, ma solo di Cantare Bene per la Gioia di Cantare e di trasmettere agli altri Emozioni Armoniose che li aiutino ad essere migliori o semplicemente a riflettere. Anche pochissime volte all'anno, ma ad un livello che permetta di raggiungere la soddisfazione di essere arrivata al massimo delle mie possibilità e averle potute esprimerle in quello che vuole essere, a mio parere, il Significato Profondo della Musica... (a voi il piacere di scoprirlo, il mio o di trovare il vostro).
    La mia esperienza con la Mae (sono tornata ieri) è stata solo di tre giorni, ma sono bastati a farmi capire (poi dovrò assimilarle, è chiaro) delle cose non solo sulla tecnica, dove la respirazione e l'uso cosciente e costante del diaframma sono veramente la base, insieme all'apertura della gola e a lasciare fluire ciò che la natura ci ha dato, senza costruire noi il suono ma lasciando che esca libero col giusto sostegno. E soprattutto questa esperienza mi ha portato a comprendere la mia stessa voce, le mie possibilità e a riflettere su quanti "pochi" siamo in questo campo di maschere, di ruoli e di pedine che è il mondo della lirica (Pirandello ci insegna) e, forse, tutto il palcoscenico del mondo ad essere "più che umani" o meglio UMANI nel pieno senso positivo del termine: ESSERE VERI A SE STESSI, credere nei talenti che ci sono stati donati (ognuno diverso dall'altro), nell'aiuto reciproco, nel "donarsi senza riserve", nel cercare strade non battute ed inquinate come purtroppo è su questa terra, dove vige la legge dell'Apparenza, dei Soldi, del Potere, del sesso come merce di scambio e quasi sempre del Dare per Avere, (di certo non per ESSERE) e quindi dove assistiamo ad una specie di lotta dove "mors tua vita mea" e dove "mangiarsi" l'un l'altro non è solo proprio della natura animale.
    Per arrivare dove? Alla felicità?
    Eppure ci sarebbe spazio per tutti (se lo si volesse) anche per arrivare ad essere felici e realizzati senza sgomitare o addirittura "uccidere" (in senso lato) chi si ritiene che sia l'ostacolo.
    Credo che l'esperienza con la Mae, sia stata un'affresco di: Come trovare sintonie diverse da queste logiche, pensare in comune a cosa creare di "nuovo", oltre ad una mentalità (io insegno in Conservatorio arte scenica ma lavoro con intento pedagogico generale), creare qualcosa di concreto che possa far ritornare la Fiducia e il Sorriso nei giovani e nei meno giovani offrendo delle opportunità sane e pulite.
    Certo, nè io nè la Mae abbiamo agganci Potenti anche perchè questo modo di pensare non appartiene al Potere, ma forse solo al "potere" (scusate il gioco di parole), perchè crediamo nelle risorse della Creatività, della Tenacia, dello Studio consapevole e gioioso senza avere nè aspettative illusorie, nè precludendosi però il "tutto può succedere" a partire dai Nostri Pensieri.
    Almeno dal rapporto di accoglienza, benevolenza e competenza la Mae ha creato con me, mi è parso di capire che queste idee qui largamente esposte siano condivise da entrambe e credo, condivisibili con voi. La pazienza, il coraggio, la verità, il saper lottare pacificamente per i propri sogni ed in specie... il passaggio dalla speranza alla "La Fiducia" non cieca, ma intelligente (intelligere=leggere dentro) sono fondamentali sia nei rapporti allievo-docente sia nei confronti della "realtà" esterna, delle porte sbattute in faccia nel mondo del lavoro a meno chè non si faccia parte del Sistema.
    Ma a parte lo spazio d'osservazione sociale che è solo una presa di coscienza della situazione un bel po' "trista immago", se cominciamo a non focalizzar più su essa lamentandocene, impegnandoci a trovare il "come" lavorare: giovani, docenti e quanti altri di buona volontà, per mantenere la Speranza e la Fiducia vive (altrimenti si entra nel gioco della paralisi) attraverso la Saggezza, la Creatività e l'Amore infinito senza condizioni che pure sarebbero in ogni uomo anche se sopiti e sotterrati da milioni di Falsi Se, da Valori effimeri transitori, e Credenze acquisite su chi siamo e su chi dobbiamo essere per...
    Vi siete mai domandati per cosa?
    Se il mio vi sembra un discorso troppo filosofico o utopistico lasciatelo stare (magari tenetelo nell'archivio della vostra mente se dovesse tornarvi utile in un tempo della vostra vita).
    Io personalmente l'ho scritto per dire Grazie alla Mae, che ha risvegliato la luce nei miei occhi, ma soprattutto per Chi voglia cogliere quella fiammella che arde nascosta nel cuore, per farla divenire un fuoco sempre più ardente che non si soffermi sulla "spazzatura" che c'è (anche in noi), ma che la bruci.
    Ricominciando ogni giorno, predendo esempio da ciò che fanno gli uccelli al mattino molto presto: Cantano quando ancora l'Alba non è sorta; forse non sorgerà eppure loro... cantano lo stesso.
    Con questa definizione di Speranza concludo questa mia lunga lettera... e lascio a voi "l'essere quella pagina bianca ove Scrivere o Cantare la vostra Vita come volete voi dal profondo del Cuore" (e non come vi hanno insegnato a credere che si debba fare o non fare).
    Un abbraccio forte a Tutti ed un bacio alla Mae che rivedrò molto presto.
    Se ce l'avete fatta a sopportare e a leggere tutto questa specie di sermone, (che in fondo è solo la mia esperienza di vita): Grazie.
    Se avete spento il computer Grazie lo stesso.
    Non è mia abitudine giudicare o criticare, anche se fra cantanti ho notato che il Signor Giudizio e la Signora Critica sono felicemente sposati e passeggiano a braccetto sui palcoscenici, nelle sale da concerto, nelle scuole e nei corridoi, molto fieri perchè molto gettonati.
    Peccato che rendano infelici sia quando sono rivolti agli altri sia quando sono rivolti a se stessi.
    Sarebbe carino fargli cambiare aria su un'altro pianeta almeno per un pò.
    Come? ...forse solo togliendoli dalle nostre teste e sostitendoli con pensieri più costruttivi!!!

    Ancora grazie dello spazio concessomi

    Prof. dott. Rossella Inghilleri
    o solo Rossella se preferite.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO ROSSELLA:
    che dire? se non grazie per aver condiviso con noi il tuo profondo pensiero?
    La risposta già la conosci.
    A presto. Mae.

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  • 10/10 - Sergio
    Mi sento un talent scout. Specifico: a Gioiosa Marea (ME) ho scoperto una ragazza di 15/16 anni. Il suo nome è Giulia. Secondo me ha una voce da brivido tanto è brava. L'ho portata a Busseto (l'anno scorso) dove insegna il grande Carlo Bergonzi il quale, dopo averla sentita (a mio parere l'audizione non è andata molto bene ma solo perchè era emozionatissima a dover cantare davanti a cotanto nome) ha detto di lei che aveva una bella voce ma che, data l'età, era ancora troppo presto per giudicarla e le ha raccomandato di ripassare dopo due anni e nel contempo DOVEVA studiare pianoforte (cosa che si è adoperata a fare subito e lo stà ancora studiando al Conservatorio di Messina). Cos'altro si può fare nel frattempo? E' il caso di segnalarla a qualcuno?
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO SERGIO:
    la risposta che ha avuto dall'Illustre Tenore è la più appropriata.
    Bisogna attendere la completa formazione dell'organo vocale della ragazza; benissimo lo studio del pianoforte che certo sarà utilissimo per lo studio futuro.
    Nel frattempo, potrebbe ascoltare e farsi una cultura sui Grandi del passato, leggere sulla respirazione, ascoltare anche qualche lezione di canto come uditrice.
    Mi pare la cosa più saggia e sana da farsi, per ora; poi potrai riproporla al Grande che saprà certo indirizzarla.
    A presto. Mae

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  • 11/10
    Il giorno in cui si debutta si possono fare vocalizzi? Quanti minuti prima di entrare in scena si deve riscaldare la voce? E quanti minuti sono sufficenti per il riscaldamento dell'apparato fonatorio?
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO GIUSEPPE:
    le tue domande secche mi costringono a ricordare che il canto, pur essendo una disciplina, è soggetto a fattori personali, tuttavia, in genere, per scaldare una voce normale, bastano 15/20 minuti di vocalizzi.
    Prima della prestazione, è sempre bene riscaldare la voce, senza affaticarla, in camerino, quindi quindici/venti minutiprima dell'inizio bisognerebbe esser pronti, ma questo è molto relativo, dipende dal soggetto, dalle sue necessità ed abitudini.
    E' sempre consigliabile poi, prima del proprio intervento, muovere leggermente la voce, per assicurarsi che non vi sia il solito catarro fastidioso sulle corde al momento dell'attacco.
    Per avere dati precisi, bisogna conoscersi e sperimentare su di sè tutte le componenti del canto (come, ad esempio, i pasti).
    Attendiamo notizie sul tuo debutto. Mae

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  • 14/10 - sconsolata
    Buongiorno, le scrivo per avere da lei un consiglio umano, dato che mi sento un po' sconsolata e arrabbiata per la situazione delle ammissioni nei Conservatori italiani. A settembre ho sostenuto l'esame di ammissione nel Conservatorio della mia città; ero idonea, ma non sono stata ammessa. Parlando con un mio amico insegnante (non di canto) in quello stesso Conservatorio, ho appreso che per avere una minima possibilità dovrei prendere contatti con un insegnante, chiedere di avere lezioni da lui/lei (con una spesa minima di 150 euro/l'ora) per tutto l'anno a venire, sviolinare a non finire, per poi tentare di entrare l'anno prossimo (senza peraltro una minima garanzia di essere ammessa, dato che ci sono "code" di allievi che da anni aspettano di entrare). So per certo che, comunque, e' impossibile entrare se non si segue questa trafila. Mi chiedo: è giusto tutto questo? In fondo il Conservatorio e` una scuola, e in quanto tale gli allievi si iscrivono per imparare... non credevo che ci fossero selezioni così rigide e soprattutto "truccate". Io non sono piu' giovanissima (ho 23 anni) e se dovessi aspettare ancora uno/due anni prima di entrare finirei davvero un po' tardi. Che cosa dovrei fare secondo Lei? Devo rinunciare al mio sogno solo perche` non ho le "conoscenze" giuste? Grazie mille per l'attenzione, e mi scusi se ho parlato un po' bruscamente. Sconsolata
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CARISSIMA:
    forse sei nuova del sito poichè di questo problema abbiamo parlato più e più volte con la giusta amarezza ma la annosa considerazione che siamo un paese di "raccomandati", pensa che abbiamo anche una trasmissione televisiva che si basa su questi sistemi!!!
    Ammappela però che prezziari salati nella tua città!!!!
    E' proprio diventato uno studio per pochi!
    Sei giovane, grazie a Dio, quindi non devi assolutamente abbatterti, se sei stata classificata idonea, non sei tanto male e potresti avere delle opportunità in un altro conservatorio.
    Non piace a nessuno quello che scrivi, ma molti sono nelle tue stesse condizioni e, contro i mulini a vento del sistema non si può molto.
    Potresti, privatamente, comunicarci da quale città scrivi, così da poter allertare i tuoi colleghi aspiranti che vogliono "capire" come funzionano le cose e diffondere poi notizie su questi meccanismi poco equi tanto da far riflettere "chi di dovere".
    Non è molto ma possiamo farlo.
    Il consiglio è comunque di non mollare, intanto potresti trovare un bravo ed onesto insegnante che possa portarti avanti nello studio e forse, potrai avere un meritato diplomino senza dover tanto strisciare o sborsare un patrimonio!!
    Attendo notizie.
    Un abbraccio. Mae

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  • 14/10 - Antonella
    Gentilissimo Mae, grazie per la risposta che mi hai dato. Però forse mi sono espressa male. Volevo invece sapere su quali brani potevo esercitarmi per metterla in pratica, l'analisi. Mi hanno detto che posso utilizzare "ALBUM PER LA GIOVENTU'" di Schumann op.68. Potrebbe andare bene? O posso trovare qualcos'altro? Grazie Un abbraccio A PRESTO
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    Ciao Antonella,
    direi che "ALBUM PER LA GIOVENTU'" di Schumann op.68 sia un ottimo testo su cui esercitarsi.
    Ti accorgerai che pur essendo brevi, le composizioni di Schumann sono davvero armonicamente complete... proprio "da manuale di analisi" ed analizzandole ti accorgerai che in poche battute puoi imparare davvero moltissimo...
    Non per niente era Schumann... se poi ti capitasse di analizzare anche qualche lied, potrai accorgerti che c'è una fusione tra testo e musica che è straordinaria!!!
    Sono sicura che da questo studio avrai davvero modo di arricchirti moltissimo!!!
    Buon lavoro!
    Mae

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  • 18/10 - Patrizia
    Salve ho 49 anni, ho studiato la tecnnica del canto lirico privatamente ed ho effettuato una quindicina di concerti. Mi manca lo studio della teoria musicale e del solfeggio. Avrei desiderato studiare presso un conservatorio, ma non ho molto tempo... Se potessi almeno partecipare alle lezioni di teoria e solfeggio presso un conservatorio! Ma come fare per il limite di età? Inoltre, posso accedere ai corsi universitari 3+2 anni se possiedo una laurea in pedagogia? In essi è obbligatori la frequenza che tipo di corsi sono? Più culturali e meno tecnici... Abito a Lignano Sabbiadoro Grazie
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    Ciao Patrizia,
    e benvenuta su Liricamente!!!
    Effettivamente lo studio del solfeggio per un cantante è importantissimo!!!
    Nel corso ordinario del conservatorio, temo che tu effettivamente non possa rientrare per via del limite d'età, però forse vale la pena informarsi direttamente presso il conservatorio che potrebbe essere più comodo per te, perchè con l'autonomia scolastica, molte regole sono state riviste.
    Per quanto riguarda i corsi universitari 3+2, penso che tu possa accedervervi, anzi avendo una laurea in pedagogia probabilmente potresti già richiedere di passare al biennio superiore...
    Per accedervi devi però sostenere un esame di ammissione che non è semplice.
    Perchè presuppone che tu abbia già un buon bagaglio culturale e la preparazione adatta a poter accedere al biennio superiore.
    Anche per accedere al triennio l'esame da sostenere è sicuramente molto più complesso all'esame di ammissione al conservatorio tradizionale e per i cantanti è simile a quello del diplomino di terzo (che si sostiene solo se si ha la licenza di solfeggio).
    Per il triennio e il biennio la frequenza è obbligatoria.
    Come vedi, quindi, è assolutamente indispensabile conoscere il solfeggio.
    Come fare?
    So che molti conservatori organizzano i corsi preparatori all'esame del triennio, quindi magari potresti chiedere di essere ammessa ai quei corsi. L'alternativa è lo studio privato presso scuole di musica o insegnanti disposti a insegnarti la materia, concordando con essi gli orari più consoni alle tue esigenze.
    Prima di lasciarti ti faccio tanti complimenti per la tua voglia di studiare e di continuare ad approfondire le tue conoscenze!!! E' davvero lodevole il tuo impegno, quindi sono sicura che con un po' di buona volontà riuscirai a raggiungere il tuo scopo.
    BRAVA!
    In bocca al lupo!!!
    Mae

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  • 20/10 - Chiara
    Grazie mille per i suggerimenti Mae! Ne parlerò con la mia maestra di canto e anche con il tenore. Il fatto è che la mia situazione è un po' strana: ho iniziato a studiare solo 2 anni fa con molti progressi, soprattutto all'inizio. Poi mi sono dovuta trasferire per lavoro in un'altra città e le lezioni con la mia maestra si sono diradate. All'esame di solfeggio ho conosciuto il tenore, che canta in realtà da circa 10 anni e si è deciso solo ora a fare gli esami al conservatorio. Per tenore corto non so cosa intenda lei, mi ha detto solo che lui rimane più comodo sulle note basse (quasi da baritono), mentre io mi muovo senza fatica sopra il fa4º fino al mi5º(la mia estensione va da sol-2º fino a mi5º). Purtroppo lui sta nella stessa città della mia maestra, insomma è un bel disastro!! E' vero anche che prima devo concentrarmi su armonia e pianoforte complementare. La terrò informata!!!Grazie mille di tutto!
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO CHIARA:
    certo che devi sostenere un bel periodo di studio!
    Tuttavia se devi coinvolgere un'altra persona, è meglio avvisarlo per tempo.
    Certamente per tenore corto si intende con poca dimestichezza sugli acuti, ma se è da tanto tempo che canta, allora Elisir potrebbe andare bene (solo un Sib nel finale ), lusingalo dicendogli che Di Stefano lo cantava assai bene.
    Fammi sapere. Baci. Mae

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  • 23/10 - Sabrina
    Salve! Sono un soprano lirico spinto e studio canto lirico con una bravissima insegnante da 3 anni con notevoli miglioramenti, da un anno ho deciso di fare una dieta seguita da una nutrizionista ed ho perso circa 8 kg. Tengo a precisare che non ho eliminato alcun alimento e un pasto a settimana mangio quello che voglio (capita anche di più di un pasto). Da qualche settimana la mia insegnate dice che mi sente più stanca di fiato e che spingo di più. Insomma lei crede che il mio dimagrimento incida su questo, io comunque mi sento benissimo e in forze. Secondo voi ha ragione? Grazie Sabrina
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO SABRINA:
    per poterti rispondere avrei bisogno di sapere quanti anni hai e qual è ora il tuo peso corporeo; a volte, non riuscendo a trovare un motivo per qualche aspettativa delusa, la si attribuisce a quello che salta all'occhio; se risponderai alle domande, potrò chiarire meglio.
    A presto. Mae

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  • 23/10 - Deborah
    Mi chiamo Deborah, ho 39 anni e da un anno frequento un corso di canto amatoriale presso l'accademiadi musica di Genova. Oggi ho chiesto di poter accedere al corso professionale ma mi hanno risposto che non ho più l'età per poterlo fare e che per diventare cantante lirica bisogna aver fatto il conservatorio e che comunque ormai alla mia età sono tagliata fuori dalla possibilità di poterne fare una professione di qualsiasi tipo. Vorrei sapere se questo è vero grazie anticipatamente.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO DEBORAH:
    dico sempre che per imparare non è mai troppo tardi ed è così.
    Tuttavia bisogna sempre considerare qual è l'obiettivo.
    Certamente alla tua età dovresti aver avuto già delle esperienze per poter aspirare ad una carriera; comprendo bene quel che ti è stato detto dalla dirigenza scolastica che riserva determinati corsi a giovani con prospettive diverse.
    Devo dire che sono stati, al contrario di altre organizzazioni che, pur di avere introiti farebbero qualunque cosa, un pò brutali ma sinceri.
    Non perchè tu non possa studiare ad altri livelli, ma perchè ritengono che, per aspirare ad una carriera, bisogna aver tempo per studiare e maturare.
    Torno a dire che, alla tua età dovresti già essere in grado di sostenere dei ruoli per poter fare delle audizioni; tu a che punto sei?
    Cosa hai studiato in questi anni?
    Se invece la tua passione ti porta a voler studiare per migliorare il tuo prodotto o per poter fare concerti senza aspirare ad una carriera teatrale, allora tutte le strade ti sono aperte; trovati un bravo insegnante privato che possa insegnarti a gestire la tua voce nel migliore dei modi; ci sono amatori che, in pensione, si dedicano allo studio di arie da poter cantare nelle serate conviviali e mi pare un sano ed ottimo divertimento.
    Tu sei ancora lontana dall'età pensionabile, quindi hai ancora molto tempo per prepararti e cantare la tua gioia.
    Esistono poi altre strade (ma questo dipende dalle tue capacità, che non conosco) ossia so di concorsi per coristi che hanno, come limite di età 49 anni, quindi è un obiettivo che potresti raggiungere senza problemi.
    A che punto sei con lo studio?
    Conosci il solfeggio?
    Per consigli specifici, ho bisogno di sentirti cantare.
    A presto e... su con la vita: non è mai troppo tardi!
    Mae

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  • 24/10
    Buongiorno, sono una ragazza di 20 anni avrei tante domande visto che sono un po' preoccupata: a novembre iniziano le lezioni in conservatorio, non so se essere serena o meno; io sono molto felice speravo tanto poi sonceramente non pensavo di passare all'esame d'ammissione questo è il primo anno che ci provo, alcune persone mi hanno già avvisata sull'ambiente che c'è. Io spero d'avere meno problemi possibili soprattutto con la mia futura insegnante di canto. La mia domanda è: ma è proprio un inferno??? E poi non sono troppo grande? Io studio canto lirico da 9 mesi prima studiavo musica leggera. Aiuto!!! Sono confusa!
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO PAMELA
    e complimenti per l'ammissione... finalmente una che ce l'ha fatta!
    Dunque a presto le lezioni, vedrai che bello!
    Non farti spaventare prima di aver cominciato anche se dovrai armarti di grande pazienza e affrontare la cosa con spirito di sacrificio (purtroppo la musica leggera lascia dei segni... poco simpatici), ma a 20 anni hai tutto un mondo davanti, per poter studiare, imparare, sperimentare.
    E' un'esperienza che devi fare senza essere prevenuta ma solo preparata; l'ambiente è quello che è, l'importante è acquisire una cultura che possa aiutarti a crescere.
    Il canto poi... non basta quel poco tempo per imparare, ma tu cerca di approfittare e di studiare tutte le cose che potranno insegnarti i docenti delle varie discipline; quando avrai un diploma in tasca (che non serve per cantare), sarai abbastanza consapevole da poter scegliere da sola la tua strada, un nuovo insegnante e decidere se la lirica sarà il tuo futuro.
    Per adesso goditi la grande gioia di poter studiare ed imparare cose nuove e tanto belle.
    Un abbraccio. Mae (facci sapere come va).

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  • 27/10 - Pamela
    Salve!!!! Grazie per avermi risposto, dopo la sua risposta sono più serena vi aggiornerò di tutto. Avrei una damanda per quanto riguarda la musica leggera secondo lei la devo abbandonare del tutto? Può compromettere lo studio del canto lirico? Io non vorrei visto che sono nata con la musica leggera, non si possono coinciliare entrambe le cose? Ho una domada un pò urgente: sono andata in conservatorio per vedere qual è il mio isegnante di canto ed è un uomo; è un poblema questo? Mi spaventa perchè non so come sarà studiare con un docente uomo. Aiuto!!!
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO PAMELA:
    rispondo in maniera impopolare ma devo dire che, se affronti uno studio serio, in Conservatorio, dimentica la musica leggera.
    Sono cose del tutto diverse e l'una impedisce progressi nell'altra.
    Dunque, dato che sei stata così brava da entrare nel mondo della musica classica, sii fiera ed abbandona i passatempi. Per confortarti, posso dirti che, quando avrai scoperto questa nuova Grande Musica, ti chiederai come ti sia potuta bastare l'altra.
    Chiudi un capitolo pur piacevole della tua vita, ed aprine uno grandioso.
    Per quanto riguarda l'insegnante, certo nei primi periodi sarebbe stato meglio avere una insegnante donna che avrebbe potuto farti ascoltare preziosi esempi di risonanze, ma magari questo signore sarà altrettanto bravo da farti capire lo stesso.
    Non facciamo i prevenuti e stiamo a vedere; quando poi avrai visto come funziona, avrai capito se ci sono insegnanti più adatti a te, allora potrai chiedere un trasferimento di classe.
    Per ora segui diligentemente i corsi e beati nei lunghi corridoi ove puoi ascoltare la musica più bella del mondo.
    Un abbraccio. Mae

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  • 28/10 - Mauro
    La gola si stringe, la laringe si alza, la cintura addominale non riesce più a sostenere la spinta del diaframma e la voce si spegne. Leggendo quanto scrivono tanti visitatori di questo sito, sembra un problema comune e la risposta sarebbe certamente “metti apposto il fiato” senonché mi viene in mente il mio maestro che dice spesso: “è il contrario di quello che dicono i maestri di canto, credimi, se perdi la posizione laringea, perdi l'aggancio (col fiato) e sei fottuto”. “Se la posizione laringea è corretta, anche il diaframma funziona correttamente”. Ma io mi chiedo perchè continuo a perdere la posizione laringea dopo così tanti anni di studio, (cinque per la cronaca) e, dopo essermi riposato per pochi istanti, la ritrovo? Forse stanco la gola per un uso scorretto del fiato. Io ho una voce da tenore lirico - lirico spinto (bella secondo me) perché gli acuti (vocalizzando) sono facili e la voce, pur avendo un timbro morbido, squilla su tutti i registri. Ma quando ho cominciato, (a 20 anni cantavo da basso con mia nonna maestra di canto) avevo una grande facilità nelle note basse ma non riuscivo neanche ad avvicinarmi alla zona di passaggio. Gli acuti li ho trovati dopo, quando il maestro attuale mi ha posizionato la voce in maniera corretta ed ho superato il passaggio vocalizzando fino ai super acuti. Ma mi è rimasta nella voce una sorta di freno a mano pronto a boicottare ogni mio tentativo di cantare una romanza intera. Il maestro, che pure è uno bravo in quanto ci trovo spesso diversi cantanti affermati provenienti anche dall'estero, mi dà la colpa. Dice "falla quella nota, ce l'hai lì, mantieni la posizione e viene da sola". Allora io mi sento veramente impedito in quanto non ci riesco a non fare niente, la gola mi tira, si chiude e allora io per tenerla aperta devo spingere come un dannato e lui mi sgrida, “ecco perchè si chiude la tua gola, perchè spingi troppo” ... Non so sinceramente cosa fare, vorrei andare da qualcuno a fargli vedere come respiro... chi mi potrebbe consigliare (considerando che vivo a Bolzano)? Ultimamente sono stato da un'esperta di antiginnastica e lei, dopo una seduta, mi ha detto che forse trascuro gli addominali bassi e irrigidendo quelli alti tendo a massacrare il diaframma. Ho diminuito le lezioni col mio maestro, ora ci vado ogni tanto per controllare che io non perda la posizione laringea acquisita e sto trovando un certo giovamento nel vocalizzare e nel cantare staccando le note e dando il colpetto con gli addominali che produce la nota precisa senza sbavature. Dopo aver cantato un pezzo staccando le note, riesco a cantarlo con un po' meno fatica anche con le note tenute, e sembra che in questo modo non rovino le corde vocali. Inoltre, strano a dirsi, riesco a cantare un pò meglio tenendo le mani unite sulla testa con i gomiti aperti (ho la sensazione che ciò avvenga perché gli addominali entrano meglio in tensione migliorando il sostegno del fiato, come se in questo modo tutto l'apparato respiratorio venisse ad essere compattato verso la gola facilitando l'emissione). Lei cosa può dirmi? Distinti saluti e complimenti per il sito che ritengo ben fatto e molto utile. Mauro
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MAURO:
    come hai ben osservato, ci sono problemi comuni a molti dei cari nostri lettori; tuttavia mi trovo a cercare una spiegazione senza un supporto indispensabile che è quello uditivo.
    Pazienza, mi proverò.
    Come tutti ormai sappiamo è un bel dire che "la tecnica è una", i casi ci dicono il contrario; senza voler interferire con gli insegnamenti che ti sono stati impartiti, la mia domanda è: hai mai sentito cantare il tuo insegnante?
    La sua mi pare una tecnica un pò troppo coercitiva e spiego. Parlare di posizione laringea, trascurando completamente quello che è il sistema respiratorio, può portare l'allievo a spingere i suoni proprio come descrivi tu stesso; molti trascurano il fenomeno "respirazione" forse perchè non hanno mai fatto mente locale che è un elemento fondamentale; va bene il "controllo" laringeo, non il suo blocco; va bene respirare in modo naturale, ma se ci sono degli errori, bisogna correggerli; a volte uomini e donne usano respirazioni diverse, nessuno può parlare di cose che non conosce.
    Ecco una serie di affermazioni che dovrebbero far riflettere ogni studente.
    Nel tuo caso, trovo che, come molti, cerchi risposte dove non puoi trovarle, io, senza averti ascoltato, posso solo fare supposizioni, certo è che spesso, ciò che per qualcuno è innato o naturale, per altri è causa di affannosa ricerca.
    Dunque, a mio modesto parere, devi assolutamente mettere ordine nelle tue priorità partendo dal fatto che, dopo 5 anni di studio, una romanza dovresti poterla cantare.
    Io mi soffermerei proprio sul fattore respirazione ("chi ben respira ben canta") ed in seguito ai chiarimenti, certamente riuscirai ad ottenere risultati brillanti e la conferma ti viene dal fatto che i suoni ci sono nel vocalizzo e non nel canto cioè non esiste un equilibrio che ti consenta di ottenere i medesimi risultati; dunque devi ancora fare tuo questo equilibrio che si trova esercitandosi costantemente e con grande concentrazione magari aiutato da una buona guida che possa ascoltarti e farti capire dov'è l'errore e qual'è la strada per porvi rimedio (se il tuo insegnante insiste solo sulla laringe, allora cerca qualcuno che possa aiutarti a capire come si deve cantare senza sforzo e con l'uso del fiato e del diaframma).
    Sei ancora molto giovane e hai molto tempo per imparare, però datti da fare poichè già sai che i tenori con la tua vocalità sono molto richiesti.
    Per più approfonditi dettagli, è indispensabile poterti ascoltare (puoi mandare un file con dei vocalizzi ed anche un'aria in cui palesi i tuoi disagi).
    A presto. Mae

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  • 01/11
    Salve prof. sono nuovo qui. Vengo al dunque: io frequentavo lezioni di canto lirico da un tenore, ma adesso per motivi personali lui non può darmi più attenzione quindi sono stato costretto ad abbandonare purtroppo. Ora ho conosciuto un altro insegnante di musica solo che lui è diplomato come strumentazione da banda (non so come si chiaama di preciso), però insegna un pò di tutto anche canto lirico. Ora, gentilmente, potrebbe consigliarmi se è possibile farmi preparare per l'ammissione al conservatorio da un insegnante non cantante lirico? Lui è un esperto in musica ma non so se potrebbe andare bene... aspetto al più breve una sua risposta. Valerio
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO VALERIO:
    mi duole dirlo ma spesso ci si trova a contatto con chi ha fatto propria l'arte di arrangiarsi.
    Posso anche pensare che la persona in questione sia in possesso di doti idonee ad impartire le prime nozioni di canto, tuttavia ritengo che, per imparare a cantare, occorre avere un insegnante che abbia cantato e che quindi sappia risolvere quei problemi tecnici che di volta in volta, si presentano.
    Magari la tua voce è già stata ben impostata dal precedente insegnante e questo signore non fa altro che prepararti musicalmente.
    E' così?
    Sappi che, se invece ci sono problemi tecnici, devi risolverli con un vero "insegnante" cioè con chi può aiutarti a risolvere i problemi e non ad ignorarli.
    Per entrare in Conservatorio, oggi, bisogna avere una marcia in più degli altri, che consiste o nell'avere una voce notevole, oppure nel saperla già usare senza difetti (ometto volutamente altre spiacevoli opzioni).
    Dunque adesso la risposta puoi trovarla da solo.
    A quale categoria appartieni?
    E che voce hai?
    E quanti anni hai?
    Spero che questa risposta possa aiutarti a scegliere per il tuo meglio.
    Attendo ulteriori notizie. Mae

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  • 04/11 - andrea
    IN QUESTO GENERE LIRICO MI STO AVVICINANDO DA POCHISSIMO TEMPO, SONO UN CANTANTE SOLISTA PRINCIPIANTE CON MOLTA PASSIONE. PER QUESTO, ORA, ALLA GIOVANE ETA DI ANNI 59 DOPO TANTO GIROVAGARE TRA TANTI STILI MUSICALI VOGLIO DARMI UN'IDENTITA' DI COLLOCAZIONE CANORA, CONSIDERANDO CHE LA MIA VOCE SPAZIA DAL BARITONO AL TENORE TUTTO DA DEFINIRE A PARERE DI UN INSEGNANTE SOPRANO CHE DA POCO MI DA DELLE LEZIONI, MI CHIEDO SE ALLA MIA ETA' POSSO MIGLIORARE LA MIA ALTEZZA VOCALE, E VORREI DEI CONSIGLI PER MIGLIORARE, RINGRAZIANDOVI VI SALUTO COMPLIMENTI PER IL SITO MOLTO CURATO NEI PARTICOLARI.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO ANDREA e grazie per i complimenti.
    Credo che molte cose possa spiegartele la tua nuova insegnante; se la tua voce è abituata al canto, allora le corde saranno ancora duttili e, con l'esercizio costante, si possono ottenere buoni risultati circa l'estensione.
    L'importante è sapere quel che si sta facendo e farlo con disciplina e costanza; il giusto allenamento può dare notevoli soddisfazioni.
    Buon lavoro. Mae

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  • 06/11
    Caro Mae, sono ben lieto di poter continuare il dialogo con una persona preparata come te. Studio in pratica da 4 anni, e già da due canto come solista in chiesa, in manifestazioni, cerimonie ed in alcune occasioni anche in teatro. La mia attuale insegnante (un soprano) che ha scoperto il mio potenziale spesso si congratula con me, un po' per le mie doti innate (ho una voce che già di per se risuona, addirittura nel parlato) e poi perchè ho la costanza e la caparbietà di un ragazzino con la voglia e la passione che in poco tempo mi hanno fatto fare passi da gigante tanto che lei mi dice "ce ne fossero come te, spesso devo cantare con persone che pur avendo studiato più di te, non rendono quanto te. Si rammarica, (lei! sigh), del fatto che abbia iniziato tardi.". Per me è un complimento grandissimo e la sua fiducia si manifesta col fatto che spesso canto con lei nei matrimoni, manifestazioni ecc. Mi sono incensato abbastanza? ;-) Si è vero sono molto contento, entusiasta di me e dei miei progressi che sono continui e costanti. Sono molto critico con me stesso e pronto a prendermi anche la "cazziata" quando ci sta. Tecnicamente ho compreso diverse cose,che ormai fanno parte del mio bagaglio tecnico, sembrano banali, scontate ma a pensarci bene non lo sono,e vorrei che mi dessi un tuo parere: - Il fiato e la respirazione sono fondamentali, bisogna partire da qui (sai spesso il solo "alitare" senza emettere un suono,non viene fatto bene e questa è la base. Gioco a volte con dei ragazzi che studiano come me ad alitare emettendo alla fine una vocale. Il più delle volte non ci riescono... si intestardiscono loro e il diaframma, spingendo, torcendo, cercando... quando invece bisogna solo liberarsi. - Si, il canto è libertà, è gioia ma anche concentrazione, studio, perseveranza. Le tensioni vanno via quando si capirà che non bisogna aggiungere ma togliere (la mia fantasia è una mongolfiera che sta a terra fino a quando non si libera delle zavorre) - L'acuto non è il fine ma il completamento della consapevolezza del tuo percorso. L'acuto uscirà bene quando si è consapevoli che il diaframma,le giuste tensioni, la gola, il palato, il corpo, lavorano in sinergia, all'unisono, incanalati da quella forza libera e potente che è il fiato. L'acuto non bisogna cercarlo ma trovarlo. Sta lì da tanto tempo.... e solo lo studio ti aiuta. - La tua voce....io mi sono sbloccato quando ho finito di emulare il tenore ed ho capito che doveva cantare Salvatore... Lo so sono cose scontate, facile a dirsi, ma io ti racconto quello che mi appresto a fare ogni volta che canto, a volte al top altre di meno ma questo è il bello di quest'arte. Avrei tante altre cose da dirti, ma mi rendo conto che è lunghissima la mail (taglia le parti che ritieni opportuno e scusami per gli errori ma scrivo di getto). Un caro e affettuoso saluto. Con stima. Salvo.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO SALVO:
    è bello ricevere un messaggio pieno di entusiasmo e di saggezza come il tuo. Grazie.
    Per dimostrarti che sono pienamente concorde con quel che scrivi, pubblichiamo in toto la tua bella mail che speriamo possa essere d'aiuto a coloro che sono ancora alla ricerca della propria voce( e tu, dove vivi?).
    Perchè non mandi un file per poterti ascoltare?
    Ringrazio anticipatamente.
    Mae

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  • 06/11
    Salve mae sono valerio il ragazzo che vi ha chiesto se può essere di aiuto avere come insegnante un trombonista. Voleva sapere la mia età e la mia voce. Sono un tenore e ho 22 anni. Io vorrei riprendere il canto seriamente ma non conosco insegnanti ne posso permettermi di pagare lezioni mentre da questo trombonista vado gratis... Mi trovo con le porte chiuse e mi dispiace anche perchè mi piacerebbe intraprendere questo studio in maniera seria. Cosa mi può consigliare per quanto riguarda l'insegnante di trombone come insegnante di canto? E' inutile studiare questa materia con lui? Purtroppo nella mia città lavoro non ce n'è quindi gli insegnanti vogliono moltissimo perchè non lo fanno per passione ma per solo scopo di lucro mentre loro magari hanno avuto la fortuna di avere insegnanti che lo hanno fatto solo per poter dare l'occasione a dei giovani di poter imparare. La ringrazio per la sua attenzione.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO VALERIO:
    ecco un problema che si propone assai spesso: si vuol studiare con un bravo maestro che però sia vicino a casa e che costi poco ed abbia un sacco di conoscenze.
    Sono caratteristiche non facili a trovarsi.
    Vi sono persone che girano mezza Italia per trovare qualcuno che possa aiutarli; altre che spendono patrimoni per aver poco o nulla in cambio, tutto dipende da quel che si vuole ottenere (lo scrivo spesso).
    Vuoi un pezzo di carta?
    Basta riuscire ad entrare in conservatorio.
    Vuoi imparare a cantare?
    Trovati un bravo insegnante.
    Vuoi far carriera?
    Trova la persona giusta che possa aiutarti a prescindere dalle tue capacità.

    Come vedi a tutto si può dare una risposta.
    Tu cosa stai cercando? Torno a ripetere che non conosco il signore di cui parli (e come potrei?), l'unico consiglio che posso darti è: è in grado di spiegarti come funziona o di farti cantare senza grandi difetti o di farti degli esempi pratici?
    Oppure, dato che per l'ammissione basta una semplice aria antica, lascia che ti prepari musicalmente (e questo potrà farlo certamente) e poi, sperando che vada bene anche grazie alla tua tipologia vocale, riponi ogni speme nell'insegnante di conservatorio.
    Che altro dirti?
    Sei fortunatamente molto giovane ed hai quindi molto tempo per chiarirti le idee ed anche per trovare la persona che faccia al tuo caso.
    Perchè non chiedi aiuto nel forum?
    Magari qualcuno che possa indirizzarti o che prenda a cuore la tua causa riesci a trovarlo (sappi che le voci tenorili sono molto apprezzate).
    In bocca al lupo di cuore!
    Mae

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  • 07/11
    Buongiorno Mae, sono Lucia. Io abito in Toscana, a Montecatini Terme, e mi sono diplomata al conservatorio "Cherubini" di Firenze dove sto frequentando il biennio specialistico. Ho così l'opportunità di continuare a studiare con grandi professionisti. So che in questa regione ci sono tante agenzie, ma non saprei a quale rivolgermi perché non sono toscana d'origine. Ci vorrebbe un'agenzia di "qualità" che mi aiuti a valorizzare la voce e non a distruggerla. Comunque, stamperò il vostro elenco delle agenzie e lo farò leggere alla mia insegnante. Se poi anche lei, Mae, potrebbe darmi qualche dritta ne sarei felice. Grazie! P.S. appena avrò una discreta registrazione della mia voce ve la farò recapitare
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO LUCIA:
    sei domiciliata in una buona posizione dello stivale; non ti rimane che cominciare l'iter delle agenzie.
    L'unica cosa che posso dirti è di non aspettarti trattamenti delicati: cercano persone di buon livello disposte a farli guadagnare; un pò di umanità o di coscienza è solo optional. (sig!).
    La tua insegnante ti consiglierà per il meglio.
    In bocca al lupo. Mae (in attesa di file)

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  • 08/11 - Giuseppe
    Salve maestro Mae mi chiamo Giuseppe ho 14 anni e credo di avere la voce da baritono, sono felice perchè finalmente ho trovato la mia definizione di voce (se cosi si può chiamare) prima pensavo di non poter mai fare il cantante lirico perchè non riesco a cantare il repertorio tenorile, invece poi ho scoperto di saper poter cantare da baritono e ripeto sono felice lo stesso pechè il repertorio mi piace parecchio. Adesso vorrei rivolgerle la mia domanda anche se viene difficile anche me spiegarla perchè è al quanto complicata. Mi piacerebbe sapere come comincia un cantante lirico cioè sarò più chiaro, Mi potrebbe spiegare il percorso di un baritono sin dall'età di 14 anni?? Vorrei sapere che scuole dovrebbe fare , poi a che età intraprendere la starda del conservatorio , qunti anni si deve studiare per la voce, e che cosa si studia, come sono gli esami per diplomarsi in canto, se c'è una laurea ecc... una volta finiti gli studi vorrei sapere come si comincia con il mondo del lavoro... Diventare cantanti del palcoscenico insomma... Spero di non essere stato troppo lungo e spero di essere stato abbastanza chiaro. Con profonda stima Giuseppe P.S. sono di Catania (Sicilia)
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO GIUSEPPE:
    è bello sentire che un ragazzo della tua età sia appassionato di Lirica.
    Così mi è difficile spiegarti che, a 14 anni, la voce va lasciata a riposo.
    Non so come sei, ma dovresti essere in pieno periodo "muta" cioè la tua laringe è ancora in via di stabilizzazione e fino al termine di questo periodo transitorio è bene non intraprendere alcuno studio vocale, a meno che tu non possa studiare con uno "specialista" al fine di non compromettere il tuo organo vocale.
    Insomma è un periodo delicato, infatti le porte del Conservatorio ti si aprirebbero al 18º anno di età.
    Ciò non toglie che, nell'attesa, tu possa cominciare a studiare solfeggio (cosa indispensabile per un cantante) e a farti una cultura Lirica ascoltando romanze ed opere complete.
    In alcune città vi sono dei Licei Musicali che introducono i ragazzi allo studio delle varie discipline musicali; oppure c'è il Conservatorio che, per il momento ha ancora due possibilità diverse: il vecchio diploma e i nuovi corsi (Triennio + biennio) che sono parificati ad un corso di laurea. Una volta compiti gli studi convenzionali, comincia lo studio vocale vero e proprio, cioè dalla teoria si passa alla pratica e, generalmente (se non lo si è fatto durante il Conservatorio) ci si affida alle cure di un bravo insegnante che possa insegnarti come si affronta il palcoscenico dal punto di vista "lavorativo" e cioè cantare adeguatamente arie e ruoli completi. Nel frattempo si cerca di fare esperienza cantando davanti ad un pubblico (perchè l'impatto a volte è devastante) anche esiguo, ma che serve da palestra, perchè per poter cantare su di un palcoscenico bisogna vincere il panico che attanaglia la gola, soprattutto quando si è consapevoli della responsabilità che ci si assume nel fare questo lavoro di grande rispetto per la Musica.
    Bisogna poi sapersi muovere su di un palcoscenico, ed i primi rudimenti si dovrebbero avere nella classe di Arte Scenica in cui oltre a lezioni teoriche (stroria del costume, dizione ecc.) si impartiscono lezioni pratiche di "interpretazione" e movimenti adeguati a quel che si sta cantando.
    Ci sono inoltre fenomeni vocali che, pur senza un diploma di conservatorio riescono a diventare ottimi cantanti, dacchè non serve un pezzo di carta per il palcoscenico, ma bisogna saper cantare e sapersi muovere e alcune persone imparano con un bravo insegnante a cantare, con buona volontà a leggere la musica, con doti innate a stare su un palcoscenico.
    Rimane il fatto che, fare studi musicali è sempre consigliabile anche perchè si viene introdotti in una cultura più ampia che servirà a suo tempo.
    In conservatorio, oltre allo studio vocale, vi sono corsi complementari che riguardano, ad esempio, lo studio dell'armonia, del solfeggio, del pianoforte, della storia della musica, dell'arte secnica, della Letteratura poetica e drammatica, poi di spartiti completi, musica da camera, e tutto ciò che serve per una ampia cultura musicale; per quanto riguarda invece lo studio vocale, beh, quello non finisce mai! Gigli diceva che occorre una vita per studiare ed una per cantare! La voce è un qualcosa di mutevole, in continuo divenire, è qualcosa che non finisce mai di stupirti e che a volte genera crisi profonde in chi non riesce a vedere la luce in fondo al "tunnel".
    Quindi, Giuseppe, hai tutto il tempo per maturare la tua decisione; l'unico consiglio è di aspettare un pochino che la tua laringe sia ben formata e poi di cominciare il percorso che ritieni più opportuno.
    Intanto sai di avere un sacco di nuovi amici che possono seguirti e consigliarti nel cammino.
    In bocca al lupo e tienici informati. Mae

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  • 13/11 - Teresa
    Sono un a ragazza di venticinque anni, ho sempre avuto una passione per la lirica,vorrei iniziare a studiare ma ho paura di essere troppo in là con l'età. Da dove mi consiglia di iniziare? Grazie per la sua gentile attenzione.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO TERESA:
    sei nel fiore degli anni e con la giusta consapevolezza e determinazione per affrontare un nuovo percorso dunque... Via!
    Devi cominciare col trovare un insegnante che possa aprirti la strada di questo cammino meraviglioso e faticoso ove difficoltà e soddisfazioni camminano di pari passo.
    Dicevamo un bravo insegnante che sappia spegarti la respirazione e l'uso del diaframma e che possa "impostare" bene la tua fresca voce; sarebbe anche utilissimo che tu imparassi a leggere la musica, così da poter studiare da sola arie ed ariette.
    Armati di pazienza e grinta e l'obiettivo sarà più vicino di quanto tu possa immaginare.
    In bocca al lupo e... facci sapere. Mae

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  • 17/11
    Gentilissimo Mae, ho 29 anni e Le scrivo da Milano. Studio come contraltista da circa tre anni. Mi piace molto il repertorio barocco e mi piace fare il contraltista in quanto lo studio mi sta dando molta soddisfazione e la voce più passa il tempo più sta acquisendo "corpo" e quando mi sento "in forma" la sento ricca di armonici e di risonanza. Spesso noi falsettisti siamo discriminati e veniamo accusati di non cantare con una voce "piena" tuttavia con l'impegno e una guida seria anche noi cantiamo con voce mista, anche noi dobbiamo riuscire a fondere i due registri, anche noi dobbiamo sostenere la voce, anche noi STUDIAMO SERIAMENTE IL CANTO con tutti i problemi fisiologici che questa disciplina presenta... Io personalmente ci sto mettendo il cuore come molti altri studenti, FALSETTISTI E NON... Studio con un'insegnante valida che stimo moltissimo, tuttavia tra un anno si trasferirà a Roma e io inizio a "disperarmi" in quanto vorrei sostenere gli esami in conservatorio. So che in Italia ci dovrebbero essere rari conservatori che accettano i falsettisti agli esami ma non saprei onestamente dove andare. Altro problema che mi angoscia non poco sarà trovare un valido insegnante che mi aiuti a proseguire col percorso intrapreso e non distrugga tutto ciò che di buono sono riuscito a conquistare col mio impegno e con l'aiuto della mia maestra. Avrebbe qualche consiglio anche per me? La ringrazio anticipatamente per l'attenzione che dedicherà a questo mio messaggio. Cordialmente Massimo
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MASSIMO:
    forse ti piacerà sapere che, all'estero, vi sono diversi studenti che si producono nel repertorio di cui ci parli; la cosa più evidente è che non è una strada facile, la tua, perchè non vi sono molte opportunità di lavoro (poche sono le occasioni di potersi esibire nel repertorio barocco), tuttavia molti hanno studiato e conoscono le storie di illustri interpreti (il più famoso è certamente il Farinelli) per cui i compositori dell'epoca scrivevano parti di estrema bravura.
    Dunque, dopo le considerazioni di rito, potrei consigliarti di contattare per informazioni concrete il Conservatorio Rossini di Pesaro che, alla fine degli anni '80, diplomò il primo "Contralto" uomo, presentato dal Maestro S. Sassu che all'epoca aveva una cattedra di Canto presso il suddetto Istituto.
    Questo è certamente un ottimo precedente che potrebbe aprirti un varco.
    Il ragazzo, molto bravo, cantò un'aria dal Tancredi di Rossini.
    Quello che mi piacerebbe sapere da te, è come hai scoperto questa tua predisposizione, perchè al ragazzo diplomatosi a Pesaro che conoscevo personalmente, la cosa si prospettò dopo aver studiato 2 anni da basso, e 2 da tenore in maniera infruttuosa; per puro caso, mentre parodiava la Violetta della Traviata, lo sentì il suo insegnante e, dato il risultato notevole, prese la decisione all'epoca... bizzarra.
    Confidando in una tua cortese risposta, spero di averti dato una buona idea per i tuoi studi.
    In bocca al lupo!. Mae

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  • 20/11 - Pamela
    Salve maesto!! La mia domanda è più da segreteria che per un maestro di canto, però ci provo comunque, magari lei mi sa rispondere; frequento il primo anno di canto al conservatorio della mia città; per problemi lavorativi probabilmente dovrò trasferirmi in un altra città, volevo sapere dopo quanto tempo posso fare la domamda per trasferirmi? Bisogna superare un esame? grazie a presto.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    Ciao Pamela,
    purtroppo non riesco ad aiutarti perchè con l'autonomia scolastica dovresti proprio rivolgerti alla segreteria del conservatorio in cui vuoi trasferirti e porre il quesito perchè dipende anche dal numero di classi e dai posti disponibili.
    In bocca al lupo!!!
    Mae

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  • 22/11
    Salve, volevo fare una domandina: studio canto lirico da due anni. A settembre ho iniziato il terzo, con una frequenza di una volta a settimana per la lezione...! La mia è un'ottima insengnante, con lei non ho mai avuto problemi, anzi ogni volta che vado via dopo la lezione mi sento le corde vocali e tutto l'apparato che interessa libero e con una sensazione piacevole di voce in maschera.
    Sono un soprano leggero e ho 20 anni. La mia è una voce sottile sottile e molto estesa, arrivo al sol sovracuto. Solo che vorrei accellerare i tempi del mio percorso nel senso che la mia insegnante in due anni non mi ha mai detto di fare nessuno studio da sola a casa e io ho sempre seguito questa sua richiesta, perchè sostiene che potrei sbagliare, senza accorgermene e farmi male cantando in modo sbagliato, però io credo che cantando solo una volta a settimana ci metterò moto tempo prima che la mia voce maturi bene, almeno per conseguire il diplomino (terzo anno di conservatorio). Quindi cosa posso fare??? Devo continuare a non studiare da sola o posso provarci? Grazie mille. Rosa
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO ROSA:
    se ti trovi bene con la tua insegnante e hai fatto buoni progressi, significa che quel che hai fatto fino ad ora è cosa buona, dunque perchè tanta fretta?
    Forse la tua insegnante ritiene che tu non abbia l'indipendenza necessaria per allenarti da sola (in 2 anni credo che possa conoscerti) così ti consiglia di non "osare"; ognuno ha il suo metodo.
    Hai già cominciato a cantare qualche arietta? Oppure fai solo vocalizzi?
    Se il tuo obiettivo è quello di prepararti per il diplomino, magari potresti cominciare a leggere qualche solfeggio cantato...
    Sei molto giovane ed è normale che la voce non sia ancora corposa ancor più se sei un soprano leggero, quindi il consiglio è di pazientare ma di cominciare a cantare qualcosa di semplice, tanto per capire se riesci ad applicare il vocalizzo alla pratica, se poi proprio ritieni di andare a passo di lumaca, parlane alla tua insegnante, vedrai che saprà come aiutarti.
    A presto e fammi sapere. Mae

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ENRICO CARUSO

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