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Curiosità nell'opera lirica|Pagina 4

In questa sezione il nostro esperto darà risposte in merito alle curiosità che possono nascere in tema opera lirica, melodramma e tutto ciò che ruota intorno alla vita dei cantanti lirici, dei musicisti, dei compositori...

 

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  • 28/11 - Giuseppe
    Salve maestro, le volevo rivolgere una domanda: ma un cantante deve sapere per forza l'inglese?? O può anche solo parlare l'italiano? O può parlare solo l'italiano e anche il francese? Cioè volevo dire, deve sapere per forza una lingua straniera? E se va in un teatro in Spagna e non sa parlare lo spagnolo, cosa accade? C'è un traduttore? P.S. Spero di essere stato abbastanzo chiaro a risentirci
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO GIUSEPPE:
    conoscere le lingue straniere è certo ottima cosa; non solo per chi fa il cantante, ma per cultura personale di ogni individuo che si trova oggi a vivere e viaggiare in una società multietnica.
    Per un cantante sapere l'inglese con cui potersi districare all'estero, è molto utile; per cantare invece, sono utili il francese ed il tedesco (dato che molti autori di opere hanno scritto in queste lingue), tuttavia per cantare può bastare conoscere la fonetica anche se mai nessun teatro tedesco chiamerà un Italiano per ruoli in lingua Tedesca a meno che non si tratti di un cantante di chiara fama.
    Quando poi si va all'estero, non sempre si trova un interprete, ci si arrangia con un pò di inglese o francese; sono loro tenuti a conoscere la nostra lingua, ma noi la loro!
    Indi bisogna sempre arrangiarsi... oppure si lavora solo con compagnie italiane.
    Che ti pare?
    Salutoni. Mae

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  • 17/12 - Maria Rita
    Carissima Maestra. Grazie mille per la risposta... Si e' trattato certamente di una infreddatura. A distanza di tempo il muco comincia a diminuire con mia grande gioia riesco di nuovo a controllare la mia voce... Io mi sono diplomata come mezzosoprano acuto tendente al soprano drammatico ma continuo a studiare perchè la mia maestra dice che la mia voce ha delle buone potenzialità per salire ancora. Canto inoltre in un coro polifonico da più di dieci anni... La musica è la mia consolazione. Seguo con molta attenzione tutte le tue risposte, che molte volte risolvono anche i miei problemi tecnici... e ne ho ancora! Bisogna sempre studiare per migliorarsi! A presto, Maria Rita
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MARIA RITA:
    siamo felici di poterti essere utili!
    Dunque rimaniamo in contatto e, per ogni perplessità o quesito, ritienici a disposizione.
    Un abbraccio. Mae

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  • 21/12 - MICHELE
    Mi chiamo michele e ho 12 anni comunque non riesco a capire la trama del Trovatore e come sia andata la vicenda di questa bellissima opera di Verdi
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MICHELE:
    credo tu sia il nostro più giovane amico, Complimentissimi!
    Hai ragione, la trama del Trovatore non è tra le più chiare, mi proverò a spiegare.
    La vicenda ha luogo all'inizio del secolo xv, in Aragona.

    Nel cuore della notte Ferrando, capitano delle guardie del Conte di Luna, esorta i familiari di lui a vegliare fino al rientro del Signore che spesso trascorre la notte sotto i balconi dell'appartamento rale; è infatti geloso di un trovatore che cantando rivolge il suo omaggio a Leonora (dama della Principessa di Aragona) di cui il Conte è innamorato.
    Per tener desti gli uomini, Ferrando racconta la vera storia del piccolo Garzia, fratello del Conte, stregato nella culla da una zingara che venne perciò condannata al rogo dal padre del bimbo, il vecchio Conte di Luna.

    La figlia della zingara, per vendicare la madre, rapì il fanciullo e, nello stesso punto ove era stata bruciata la zigara, rinvennero i resti di un bimbo"fumante ancor". Il Conte di Luna morì poco dopo di crepacuore e affidò all'altro figlio il compito di scoprire la verità sul fratello scomparso.
    Ma le ricerche non diedero alcun esito e non si ebbero mai notizie sulla figlia della zingara.

    Frattanto nei giardini del palazzo, Leonora confida alla sua ancella di aver conosciuto un giovane ad un torneo ma di non averlo più visto a causa della guerra civile, ma che una notte lo riconobbe sotto al suo balcone mentre invocava il suo nome accompagnandosi con un liuto e che non potrà più vivere senza di lui.
    Poco dopo ecco il suono del liuto... è il trovatore.

    Il Conte che era nei pressi, lo riconosce e attende, Leonora scesa di corsa, al buio lo abbraccia come se fosse il trovatore ma quando la luna esce dalle nubi, si ravvede dell'errore e chiede perdono all'amato appena giunto. I due uomini si riconoscono e si sfidano a duello.

    In un accampamento di zingari attorno ad un fuoco, Azucena rievoca la morte al rogo di sua madre ed esorta suo figlio Manrico (il trovatore) a compierne la vendetta.
    Rimasti soli, Azucena continua a raccontare a suo figlio che lei stessa aveva rapito il figlio del Conte per vendicare sua madre ma, all'ultimo momento, sconvolta, aveva sospinto tra le fiamme il proprio figlio. Manrico non capisce e chiede spiegazioni, ma la donna attribuisce le sue parole alla eccessiva emozione suscitata dai ricordi e gli rinnova il suo amore materno.
    Giunge intanto la notizia della vittoria dei seguaci di Urgel a Castellor e di Leonora che, credendo Manrico morto, sta per entrare in convento Il Conte di Luna si precipita per rapire la donna ma si imbatte in Manrico e nello stuolo di armati che lo mettono in fuga.

    Mentre il Conte medita la vendetta, Ferrando conduce Azucena, arrestata mentre si aggirava nei dintorni del campo. La donna protesta ed afferma di essere alla ricerca del figlio, ma Ferrando la riconosce: è lei che rapì il fratellino del Conte. All'idea di aver catturato la madre del proprio rivale, il Conte esulta.
    Intanto Leonora è preoccupata ma Manrico le rinnova il suo amore; giunge Ruiz a dare la notizia della cattura di Azucena e Manrico si precipita a soccorrerla.

    Leonora si avvicina al castello ove Manrico (con sua madre) è prigioniero ed ecco giungere anche il Conte che da molto tempo non vede Leonora che gli si prostra ai piedi chiedendo grazia per il suo amato, giunge perfino a promettergli la mano pur di salvare il trovatore.
    Il Conte acconsente e, di nascosto, Leonora si avvelena per morire prima delle nozze.
    Intanto nel carcere Manrico cerca di calmare la madre e la veglia nel sonno quand' ecco sopraggiungere Leonora che comunica a Manrico di aver ottenuto la sua liberazione ma gli muore tra le braccia.
    Il Conte che ha assistito alla scena, con furore ordina che Manrico sia portato al ceppo e decapitato all'istante.
    Azucena si sveglia chiedendo del figlio ed il Conte la trascina alla finestra perchè veda l'esecuzione "Egli era tuo fratello! Sei vendicata, o madre!" grida Azucena mentre il Conte è travolto dall'orrore.

    Piaciuta? Affascinante, no? Altro che Beautiful!!!
    Buon Anno! Mae.

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  • 22/12
    Salve Maestro! Desideravo sapere in che modo posso ottenere il Diploma in Canto da privatista, dato che ho un'età che non mi permetterebbe l'accesso ad un Conservatorio. Ci sono insegnanti specializzati nel preparare allievi privatisti per i vari esami?
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO LUANA:
    per ottenere un diploma di canto, occorre sostenere tutti gli esami complementari e non è una cosa tanto semplice, o meglio, è un pò dispendioso, a meno che tu non riesca a trovare un bravissimo insegnante che possa darti molteplici lezioni di vario argomento (armonia, solfeggio, storia della musica, pianoforte, letteratura poetica e drammatica). Per quel che riguarda poi il corso principale, un bravo maestro di canto può senz'altro prepararti aiutandoti anche per l'esame di Arte scenica.
    Non ci sono insegnanti specializzati, ma ci sono ottimi insegnanti che conoscono bene i programmi d'esame e, spesso fanno parte di commissioni d'esame dei vari conservatori.
    Cerca qualcuno che possa fare al tuo caso, magari qualche insegnante di Conservatorio che (in segreto) intenda seguirti privatamente.
    Buon anno! Mae

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  • 24/12 - Davide Giuseppe
    Ciao Mae sto leggendo le risposte dell'esperto... ma Mae ... ma quanta passione c'hai!?!??!?!?! Appassionatamente Davide Dai mille comignoli Parigi
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO BOHEMIEN.
    l'amore per la musica fa sì che la passione sia del tutto innata, naturale e... traboccante tanto da volerne donare a tutti coloro che la desiderano.
    Un saluto ai cieli bigi e buon anno! Mae

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  • 30/12 - Stefano
    Cosa significa cantar di gola?
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO STEFANO:
    domanda breve ma... rognosa.
    Per molti è normale che si canti "con la gola" nel senso che il nostro organo vocale vi risiede, tuttavia generalmente oggi "cantar di gola" è una definizione da musica leggera; per noi il termine è "ingolato" ossia l'emissione vocale non risulta libera ma come trattenuta dalla muscolatura della gola e dà quindi origine ad un particolare tipo di voce che definiamo, appunto, ingolata.
    E' un brutto difetto (non semplice da correggere) che non saprei come spiegarti; vi sono diversi cantanti di musica leggera e famosissimi che, pur avendo questo difetto, vengono considerati cantanti dalla voce potente (non faccio volutamente i nomi); nella lirica, chi possiede questo difetto, difficilmente fa carriera, così non posso portare esempi celebri.
    I cantanti lirici rifuggono questo tipo di voce poichè cantare con la muscolatura della gola, può portare a forzature estreme e conseguenti fastidiose patologie (oltre che a un brutto timbro vocale).
    Per finire senza cavillare sulla terminologia: cantare di gola oggi è una cosa da evitare.
    Buon anno. Mae

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  • 07/01 - Irene
    Ho quasi 16 anni e mi piacerebbe molto studiare canto lirico ma bisogna essere portati per questa disciplina?
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO IRENE:
    avresti l'età giusta per cominciare a studiare;
    i requisiti richiesti sono intonazione, musicalità e tanta, tanta passione.
    Dunque ritenendo che tu possa avere tutti i requisiti, non hai che da dare il via al nuovo anno con questo nuovo proposito; se continuerai a seguirci, scoprirai tante cose che ti appassioneranno sempre più.
    In bocca al lupo!
    Mae

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  • 10/01 - Roberta
    Salve mae,sono una ragazza di 20 anni e ho appena intrapreso lo studio del canto lirico. Frequento da uditrice le lezioni in conservatorio e oggi ho iniziato anche le lezioni private per prepararmi all'esame di ammissione per entrare in conservatorio. L'insegnante del conservatorio mi ha detto che sono un "mezzosoprano con estensione da soprano drammatico di coloratura" e io giustamente, non sapendo bene il significato, le ho chiesto di spiegarmi le differenze che ci sono tra soprano/mezzosoprano lirico, drammatico, leggero, ma lei mi ha detto che ci vorrebbero ore per spiegarmi tutto ciò e che ci vorrebbe tanto tempo per spiegarmi perchè la mia voce è rara e particolare e lei non ha tutto questo tempo a disposizione per spiegarmi tutto questo e che prima o poi lo capirò. Ma la mia curiosità cresce. So che le chiedo troppo, ma potrebbe spiegarmelo lei?Grazie. Cordiali saluti.R oberta
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO ROBERTA:
    anno importante per te: datti da fare.
    Dunque torno a ripetere che certi insegnanti non li capisco proprio; le cose che hai chiesto sono l'ABC del canto e quindi materia di grande importanza ed interesse per una lezione collettiva ove poter affrontare questi argomenti di cultura generale ed interessantissimi.
    E' vero che ci vuol tempo per spiegare le differenze, ma lo trovo indispensabile: basta ascoltare delle Arie di carattere diverso per potersi fare un'idea anche se, ritengo che per "capire" ci vuol molto tempo ed un orecchio allenato.
    Pazienza.
    Siccome scrivere è meno semplice, a grandi linee possiamo dire che nella categoria "Soprano" vi sono altre sottocategorie che definiscono con più precisione i ruoli da poter affrontare (poi arriva una Callas e scompone tutto il puzzle!) es: soprano Leggero ossia una voce sottile ma molto acuta (Regina della notte), sop. Lirico leggero cioè voce acuta ma meno leggera (Musetta), sop. Lirico con voce più rotonda e morbida ma meno estesa (Mimì), sop. Lirico-spinto cioè voce più corposa del lirico (Leonora della Forza) sop. Drammatico ancor più potente (Turandot) sop Drammatico di agilità ossia voce potente ma con facilità nella coloratura (Abigaille); poi tutto può essere mescolato e ampliato ancor di più con sfumature ancor più sottili, ma, in genere, le categorie sono così suddivise.
    Per fare uno "scherzo" alla tua insegnante che non vuole spiegarti la faccenda, perchè non le chiedi di farti un esempio di ogni categoria?
    Cioè il nome di un soprano leggero famoso (di cui puoi ascoltare un CD), di un lrico, di un drammatico ecc... in questo modo, con l'aiuto del computer potrai farti un'idea dell'argomento e cominciare così ad allenere il tuo orecchio di futura cantante.
    Non stancarti mai di chiedere, la sete di conoscenza è l'unica cosa che può farti crescere e progredire e se a scuola non trovi soddisfazione, qui hai sempre un amico.
    A presto. Mae

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  • 10/01 - Franco
    Ho 74 anni e appartengo a un gruppo che fa spettacoli e musica per gli anziani sia nelle parrocchie che nei pensionati. Sono un tenore e mi esibisco in romanze d'opera e canzoni classiche napoletane, per intenderci del repertorio dei tenori di un tempo. Mi interesserebbe sapere se ci sono gruppi che cercano solisti, sono un patito del bel canto e canterei sempre, il mio gruppo offre volontariamente la sua opera e ovviamente anch'io canto gratuitamente. Non ho un curriculum, ma ho studiato per 9 anni e mi piacerebbe continuare adesso. Grazie anticipate per una vostra risposta.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO FRANCO:
    la tua opera è assai lodevole e devo dire che anche da noi vi sono molte realtà che accolgono "pensionati" di buona volontà che amano esibirsi per i loro coetanei e molti altri che partecipano ad attività artistiche di cori amatoriali. Bene!
    Adesso però mi manca di sapere qual è il tuo raggio di azione? Da dove scrivi?
    Se non comunichi almeno questo, mi è difficile qualunque ipotesi.
    A presto per ulteriori notizie.

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  • 24/01 - Francesco
    Gentilissima mae, ho preso una decisione, siccome voglio farle ascoltare una bella registrazione ho deciso di aspettare un pò di tempo prima di invargliela, poichè con la mia nuova maestra sto cercando con successo di risolvere i problemi riguardanti gli acuti che non riuscivo a prendere perchè erano del tutto fuori maschera e i muscoli spostavano il suono indietro!!! Finalmente i muscoli addominali obbediscono e riesco a cantre perfettamnte contraendo al minimo...e la voce viene fuori una meraviglia!!! Ho controllato le corde da un foniatra molto importante e mi ha detto che le corde sono spesse si, ma medio corte e la laringe larga: quindi tenore lirico pieno!!! Siccome sono molto autocritico voglio almeno appianare questi difetti in modo sensibile prima di farglielo avere!!! La ringrazio...
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    BENE FRANCESCO:
    attendo novità.
    Mae

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  • 14/03
    Grazie di cuore per l'incoraggiamento! Le tue parole mi hanno commossa. Vorrei dirti molto di più di quanto scrivo ora: ti meriti tutto il bene di questo mondo!! Adesso starò un pò a riposo, visto che ieri il medico mi ha riscontrato una laringite e inizio una terapia di 6 gg di antibiotico, così quando sarò giù di tono, mi rileggerò le tue docissime raccomandazioni. E' bello poter condividere questi sentimenti così profondi, che solo una persona sensibile nell'animo e nel cuore che ama la musica, sa fare. A proposito, ma posso sapere il tuo nome completo, cara Mae? Un abbraccio Monica
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MONICA:
    non dovete viziarmi con i complimenti; ne sono lusingata è ovvio ma questo solo perchè amo il lavoro che mi permette di venire a contatto con splendide realtà, spesso maltrattate, denigrate, avvilite da persone di poca coscienza e pochi scrupoli. Sono tante le belle voci che ascolto ogni giorno, ognuna con i propri problemi, con alle spalle anni di inutile ricerca, svuotati, molti dicono "se mi dici che non posso migliorare, smetto" e sapessi quanti, di fronte a logiche spiegazioni, cadono dalle nuvole e chiedono "perchè nessuno me lo ha mai detto?" Io rispondo che, a volte, bisogna farsi delle domande e rispondersi con grande onestà; il nostro compito è quello di spronare alla ricerca, di leggere, studiare, cercare di capire e soprattutto di essere attenti ed attivi nello studio, chiedere, ottenere risposte esaurienti e confrontarsi sempre, allora lo studio potrà concretizzarsi, allora la consapevolezza aiuterà ad affrontare e risolvere i problemi (Concione n.2 "la vendetta"). Adesso basta con le parole e spazio ad un abbraccio sereno e confortante. Non riprendere lo studio fino a quando sarai guarita completamente. Un pò di mistero fa bene: se sei attenta potrai capirlo da sola.
    Mae

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  • 15/03 - MICHELE
    Ho ricevuto la vostra email sono molto contento di associarmi a qualcuno che gode delle mie stesse passioni, andrò avanti: il mio amore per la musica non finirà mai studio e continuerò ad arricchire la mia passione anche facendo l'impossibile. Dimmi una cosa maestro come devo fare per mettermi in contatto con Pacido Domingo? Non appena farò un mio nuovo cd lo invierò per posta naturlmente se mi mandate l'indirizzo, così potrete sentirmi. Non sono tanto ambizioso, ma che vuoi, la signora musica fa fare anche l'impossibile. Michele
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MICHELE:
    mi risulta che il tenore Placido Domingo risieda per ora negli Stati Uniti, però nel suo sito ufficiale, troverai il modo per poterlo contattare: prova e in bocca al lupo!
    Mae

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  • 15/04 - MICHELE
    Maestro cosa vuol dire baritono sopranista? Ho cercato ovunque, ma mi spunta solo baritono che ovviamente so cosa vuol dire, il primo no. Michele
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    BENTORNATO MICHELE!
    Sopranista si definisce colui che, pur essendo di sesso maschile, sostiene parti da soprano (nel '700 venivano chiamati "castrati"); un tempo erano loro le vere "Primedonne" del teatro musicale, ma a costo di un sacrificio....terrificante; oggi sono sopranisti artificiali, cioè producono questo tipo di voce senza il "sacrificio" in voga nel XIX secolo!!! Tra gli esponenti più famosi troviamo Carlo Broschi, più noto come il Farinelli (è stato fatto anche un film) e Gaspare Pacchierotti. A presto.
    Mae

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  • 18/04 - MICHELE
    Maestro devo chiederti una cosa , ho ascoltato diverse volte Celeste Aida da vari tenori da Del Monaco a Pavarotti ed ho potuto notare che si fermano con l'acuto finale di un trono vicino al sol, però, sentendo una versione di Carlo Bergonzi, ho sentito che non si è fermato solo all'acuto di un trono vicino al sol, ma ha contintinuato con quelle note che Lui chiama le 4 p di Giuseppe Verdi. A me affascina questa versione, qual è la versione più giusta ? Sono curioso di saperlo. Michele
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MICHELE,
    vedo che ascolti molto e questo ti fa onore, devi farti un'idea di come vorrai cantare quando sarai un tenore! Credo che tu intenda la versione in cui in tenore Carlo Bergonzi canta il Sib finale dell'aria molto piano: pare che fosse il desiderio di Verdi un finale che sottolineasse il momento onirico (scrive "morendo" sul Sib), purtroppo infinitamente difficoltoso per un tenore!!!(tranne che per alcuni Monumenti della Lirica). A presto
    Mae

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  • 15/06 - tiziana
    Cara Mae grazie per avermi risposto! Sei sempre molto esaustiva!! Ma pensi che la respirazione che mi permette di "allungare la voce" sia errata? Dovrei continuare a studiarci su per irrobustire i suoni? Che tipo di respirazione pensi io faccia? Forse troppo alta? Un bacione grande!!! e grazie di nuovo!! Tiziana
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO DOLCISSIMA TIZIANA:
    il tuo entusiasmo quasi mi commuove. Da persona sveglia quale sei, hai capito che vedendo il tuo video mi sono convinta che con questo sistema di respirazione la voce si è di molto assottigliata e la normale conseguenza è che, alleggerendola, tu riesca a salire. Hai però perso polpa e colore che avevo sentito lo scorso anno. Adesso le opzioni sono due: continuare su questa strada come soprano (sempre che tu non abbia problemi a sostenere arie da soprano con questa respirazione) oppure rivedere il tutto. A me la respirazione alta, lo sai, non piace, però non posso negare che molte donne ne facciano largo uso. Tu devi considerare il risultato, se hai notevoli miglioramenti e riesci a cantare bene delle arie (da soprano, con questo metodo) allora prosegui il tuo cammino, ma se non riesci a cantare nè come soprano nè come mezzo, allora....c'è qualcosa che non va e devi cercare ancora. La visita foniatrica ti aiuterà a valutare il tutto: non farti scrupoli, chiedi tutte le informazioni al medico e avrai certo risposte concrete! Un abbraccione e attendo notizie!
    Mae

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  • 03/07 - DIEGO
    Gentile esperto, l'ultima campagna pubblicitaria della birra contiene come colonna sonora un brano lirico che non riesco a riconoscere. puoi aiutarmi? Grazie Diego
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO DIEGO:
    come promesso ho seguito la pubblicità indicata e ho potuto accertare che si tratta di una parte dell'aria "Ebben?...n'andrò lontana" dalla Wally di A. Catalani. Potrai ascoltarne ottime versioni cantate da grandissime interpreti quali le indimenticabili Maria Callas, Renata Tebaldi e Leyla Gencer. Se la pubblicità può servire ad acquisire nuovi appassionati, ben venga! A presto.
    Mae

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  • 10/07 - CHICCA
    SALVE!!! LEGGENDO UN PO' SU VARI SITI HO LETTO DIVERSI TIPI DI VOCALITA' DELLA VOCE..LEGGERO,DRAMMATICO,SPINTO...MI PUO' SPIEGARE QUANTE NE ESISTONO E COME SI RICONOSCONO???
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO CHICCA:
    è vero, esistono tente classificazioni vocali, le voci si differenziano per estensione, colore e...consistenza. E' naturalmente più semplice riconoscerle quando sono formate, la difficoltà spesso risiede nel farlo in fase di "impostazione" nel senso che non sempre una voce la si riconosce dall'inizio, sovente ci vuole un pò di studio per poterle classificare correttamente poichè si tratta di stabilire degli equilibri tra le varie cavità di risonanza e la produzione del suono. Le voci si distinguono in quelle di SOPRANO, MEZZOSOPRANO e CONTRALTO per quanto riguarda le donne e TENORE; BARITONO e BASSO per gli uomini. Ognuna di queste categorie si suddivide in altre per esempio, nella voce di SOPRANO troviamo il Leggero, Lirico-leggero, Lirico, Lirico spinto, Drammatico, Drammatico di agilità e questo solo per accorciare l'elenco poichè oggi si è soliti distinguerle in numerosissime categorie che creano ancor più confusione così io adotto la nomenclatura classica. Qualora la tua curiosità non fosse soddisfatta, ti esorto a ricontattarmi. A presto.
    Mae

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  • 14/08
    Qual è la differenza tra 'quadro' e 'scena' nellopera lirica?
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO CARLO:
    cercherò di essere semplice: il quadro d'opera (singola parte compiuta in cui può essere divisa un'opera) deve la sua definizione all'unitarietà del luogo anzichè all'azione e al tempo; la scena d'opera è un episodio all'interno dell'opera stessa, compresa tra l'entrata in scena e l'uscita di scena di un personaggio. Spero di non aver creato confusione. A presto e con nuovi interessanti quesiti.
    Mae

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  • 08/09 - CATERINA
    Gentili Signori, mi chiamo Caterina e sono soprano. Vorrei diventare insegnante di Arte Scenica in Conservatorio ma non riesco ad individuare bene il percorso. potete darmi qualche consiglio a riguardo? Sono anche laureata in Lingue e letterature Straniere Moderne. un cordiale saluto Caterina
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO CATERINA:
    spero che qualche amico possa dare notizie più esaurienti, ma credo che occorra avere un punteggio....artistico cioè, oltre alla laurea che certamente darà un adeguato punteggio, bisogna avere documentazione di lavori effettuati in teatro (anche come aiuto regista) che possa testimonire una effettiva conoscenza del "Teatro" e "Teatro d'opera". In bocca al lupo!
    Mae

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  • 08/09 - MICHELE
    Maestro quest'anno desidero partecipare al programma di Rai Uno "I RACCOMANDATI" ,ho visto che l'anno scorso ha vinto un ragazzo di 14 anni , ma non ho la minima idea di come fare e poi credo che non sia necessaria la raccomandazione di un personaggio famoso credo che ci si può raccomandare anche da soli , ma come faccio? Io non so a chi rivolgermi quindi mi rivolgo a te che sei un saggio maestro .Un abbraccio Michele
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MICHELE:
    non sono un saggio maestro perchè già il titolo del programma mi dà a nervi. Lo scorso anno pubblicammo l'annuncio delle selezioni che venivano scaglionate in tutta Italia (facevano fare una brutta audizione con una base musicale) proprio perchè non ne conoscevamo il meccanismo cioè: se superi l'audizione devi conoscere tu un Vip che voglia partecipare alla trasmissione e raccomandarti davvero!!!! Quindi raccomandati non per scherzo ma sul serio!! In un paese che viene rimproverato per il "clientelismo e le raccomandazioni", sussiste, col beneplacito di tutti, una trasmissione che si basa sul meccanismo deprecabile della "raccomandazione". Naturalmente questo non significa che tu non possa tentare, anzi....ma poi non dire che non ti ho avvisato. Caro Michele, in televisione senza una raccomandazione....non ci si va! Buona Fortuna!
    Mae

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  • 08/09 - MASSIMO
    Gentile Mae, Le chiedo se sia prassi comune in un concerto lirico (di un ente lirico con propria orchestra, primo nella sua città) che un cantante interpreti arie di differenti ruoli di una stessa opera (es. Musetta e Mimì); io lo trovo alquanto discutibile, ma non ho sufficiente esperienza di tali concerti. La ringrazio e saluto!
    Leggi la rispostaLeggi la risposta
  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MASSIMO:
    ho anch'io la tua sessa opinione a riguardo ma finchè nessuno si oppone a tali iniziative poco...educative (e non certo per mancanza di fondi) che contribuiscono al pressappochismo ed al cattivo modo di fare cultura in un campo che lamenta carenza di professionalità e abbonda di sfrontatezze che fanno inorridire coloro che del Canto hanno fatto la propria vita (ma che, dato il buon gusto ed una certa dignità, si astengono dal gridare "Vergogna!"...anche perchè contro i mulini a vento è inutile lottare e Don Chiscotte ti ricorderà certo qualcosa), vige la legge del salta chi può.
    Voglio comunque ringraziarti perchè ci hai raccontato cosa accade nel Paese del BELCANTO ed è bene sapere! (se lo conosci, non ti uccide)
    Mae

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  • 21/09 - Mariarita
    Salve Mae, desideravo sapere qualcosa riguardo la vita e il periodo in cui vivono G. Seidler che ha composto L'arte del cantare,e G.Concone in maniera tale da poter rivedere i loro studi sotto un nuovo e più coerente aspetto interpretativo. La ringrazio anticipatamente. A presto Mariarita.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MARIARITA.
    posso darti informazioni circa Giuseppe Concone (Torino 1801-1861) organista, maestro di cappella, compositore e stimatissimo insegnante di canto; debuttò come operista nel 1836 con "Un episodio del San Michele", che non ebbe molta fortuna, pare a causa di una scadente compagnia di canto (sig!) ad eccezione del soprano Albertazzi. A causa di questa delusione, Concone decise di dedicarsi alla didattica del canto che esercitò per una dozzina di anni presso il conservatorio di Parigi; pubblicò "50 lezioni di canto per voce media" "40 nuove lezioni di canto", "15 vocalizzi" e molto altro materiale tuttora in uso nei Conservatori italiani oltre a melodie, romanze e duetti da camera. Dopo i moti del 1848 tornò a Torino ove divenne organista della Cappella di Corte. Di G. Seidlr invece non ho informazione alcuna e me ne duole...bisognerebbe capire perchè le edizioni Carisch non ne danno notizia sul volume che tutti noi apprezziamo. A presto.
    Mae

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  • 21/09 - Mariarita
    Salve Mae, vorrei sapere anche cosa significa esattamente coro a 4 voci dispari. secondo quanto riesco ad intuire è forse la presenza, in una partitura generalmente sacra, delle 4 voci(soprani,contralti,tenori e bassi) più una voce assegnata all'assemblea di tessitura medio-alta? o sbaglio? Buonagiornata Mariarita
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MARIARITA:
    generalmente quando si parla di "voci pari" significa che il coro comprende voci di un solo tipo (maschili oppure femminili o bambini); quando le voci sono combinate insieme si dice: coro a voci dispari o miste. Sono termini che provengono, appunto, dalla polifonia. Spero di essere stata chiara.
    A presto!
    Mae

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  • 28/09 - MICHELE
    Maestro ti devo comunicare una cosa ,spero ti farà piacere , ho gia deciso per lo strumento il fagotto , al mio paese s'è appena aperta una scuola è l'orchestra filarmonica nissena frequenterò qualche anno questa scuola per poi andare in conservatorio , spero di trovarmi bene e sopratutto di non abbandonare il sax perchè da quello che ho capito ha una diversa impostazione ma a me niente è difficile , per il flauto traverso non ho potuto far niente dato il mio fisico (sono un pò ciccione) spero di dimagrire in seguito del resto ho 14 anni, cosa ne pensi del fagotto .
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MICHELE:
    che bellissima notizia! Lo sapevo che eri un ragazzo fortunato: vedi che belle opportunità! Il fagotto è uno strumento molto interessante; entrò nelle orchestre fin dal '600 e nel '700 è diventeto strumento stabile della sezione dei Legni. Mozart, Vivaldi, Weber hanno scritto parti solistiche per il fagotto! (in Pierino e il lupo di Prokofiev il fagotto rappresenta il personaggio del Nonno). Per il flauto, non preoccuparti, avrai sempre modo di studiare se lo vorrai e...a 14 anni è del tutto normale che tu abbia qualche chilo in più; tra tre anni sarai uno splendido suonatore di fagotto e molte ragazze del Conservatorio (magari qualche cantante) perderanno la testa per te.
    Un abbraccione.
    Mae

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  • 02/10 - VASILE
    Buongiorno, sono un cantante lirico e ho un problema: non riesco a capire cosa significa "la rejetta", una parola vecchia usata nell' opera Gemma di Vergy di G. Donizetti. Il Testo recita così: Qui un pugnale! Chi il confisse a segnal di ria vendetta? A mio danno la rejetta forse, ah forse il consacro. Cosa vol dire rejetta? Anche se cerco "regeta" non ho trovato nulla! Mille garazie! Con grande rispetto Vasile Chisiu!
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO VASILE:
    i libretti delle opere sono tutti scritti in un italiano "poetico" un pò datato si tratta di termini oggi in disuso ed è normale che tu non riesca a capirne il significato. Nel linguaggio odierno la parola si scrive "reietta" ecco perchè non hai trovato regeta che è un termine inesistente. Dunque passiamo al significato di "rejetta" o "reietta": così si dice di persona respinta, scacciata, rifiutata o allontanata, come indegna di aiuto; quindi è un termine usato in modo dispregiativo. Spero di averti dato una spiegazione chiara ed esauriente. A presto e con nuovi quesiti.
    Mae

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  • 04/10
    Salve, mi chiamo Carlo, sono un cantante di professione ancora giovane. Mi scuso già da ora perchè probabilmente questa domanda non ha nulla a che vedere con la tecnica del canto, ma col futuro del canto lirico e dell'opera in genere. Proprio per questo mi stavo chiedendo (da un bel po' di tempo) se i cantanti dovranno per sempre cantare le opere dei grandi aritsti del passato: sia chiaro, io gli adoro tutti e ancor di più le loro opere. La mia critica è invece rivolta alla società moderna e mi chiedo perchè non esistono più compositori d'opera come Verdi, Puccini, Mascagni etc...Lei, Mae, crede che se un giorno un compositore componesse un'opera sullo stile di quelle passate (as es. Puccini) sarebbe ben accetto (visto che non se ne trovano tanti) o verrebbe dimenticato, impegnata com'è questa società a progredire e a dimenticare sempre più il passato? Il mio desiderio da cantante è quello di poter cantare in opere nuove, composte da qualche bravo compositore d'oggi, invece niente...Siamo in una sorta di secondo medioevo (1924, morte di Puccini-oggi) che io credo debba essere dimenticato (nonostante qualche sopradico lavoro degno di nota) e ricominciare a percorrere la grande strada della tradizione operistica tracciata da Rossini, Bellini, Donizetti, Wagner, Verdi, Puccini, e tutti gli altri...Lei che ne pensa? Ps mi scuso per la poca attinenza della domanda con questo sito, ma volevo il parere di un esperto. grazie
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO CARLO:
    il quesito è assai interessante anche se non riguarda la tecnica del canto e ti ringrazio di questa occasione per riflettere sull'argomento. A parer mio è impossibile che possano riproporsi compositori che ripercorrano le tappe degli operisti classici; il tempo corre, fugge via ed ogni Artista è figlio del suo tempo e non si torna indietro; progresso è novità, sperimentazione in tutti i settori e a volte non piace o spaventa. E' più facile che compongano nuove opere i vari Cocciante o Dalla, che di lirica sanno poco, piuttosto che un musicista torni a lavorare su schemi ormai abbandonati; siamo più vicini al rumore che alla melodia e dopo lo smembramento della scala tradizionale, il concetto di Musica è assai cambiato, dunque c'è spazio ed entusiasmo per la sperimentazione ma non viene visto di buon occhio, anzi viene deriso, colui che vorrebbe riproporre l'800 o il primo '900. Abbandona la speranza di poterti cimentare in una Opera composta oggi con sistema di ieri a meno che non si tratti di una contaminazione di vari generi; esistono concorsi per giovani compositori, ma il materiale è assai lontano dal genere che ti piacerebbe interpretare. Io penso che stiamo andando incontro ad un periodo sterile proprio perchè fare il mestiere del musicista, oggi, non paga affatto; non esiste un pubblico che attende come te nuovi compositori, piuttosto tronisti, veline, prezzemoline e reality di pessimo gusto....che vuoi fare, quando si fanno cantare gli stonati in virtù della originalità o si spaccia per arte una serie di rumori assordanti...Ai tempi di Bellini o di Verdi non c'erano le discoteche, il cinema, la televisione...la Musica era davvero importante nella società, oggi a teatro ci va un ristretto numero di appassionati ed il livello è scadente perchè il pubblico è disabituato ad un ascolto attento e consapevole...pochi teatri, poche recite, pochi bravi cantanti....tanti interessi estranei all'Arte dell'Opera. Noi speriamo davvero che le cose possano cambiare e ce la mettiamo tutta per remare contro corrente così insistiamo sulla serietà, sullo studio, sulla determinazione pur spronando i nostri Amici a tenere gli occhi ben aperti su questo mondo fatto di cocenti delusioni perchè dico sempre ai ragazzi: se ce lo lasciano fare, il nostro è il più bel Mestiere del mondo! Fare musica può riempire una vita; riunirsi per suonare o cantare dà gioia ed emozioni ad ogni livello e noi sproniamo gli Amici a fare in modo che la Musica possa pervadere la nostra vita trasformando la quotidianità in momenti speciali ed entusiasmanti poichè, come asseriva Margherite Yourcenar "La musica mi trasporta in un mondo in cui il dolore non smette di esistere ma si allarga, si placa, diventa insieme più calmo e più profondo". Così l'augrio che mi sento di inviarti è quello di poter espletare la tua Arte con l'amore e la passione che merita cantando le melodie eterne dei Grandi del passato che ci accompagneranno per molti secoli ancora. Un affettuoso saluto e....a presto!
    Mae

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  • 04/10 - Alida
    Ciao carissima! Una domanda a cui vorrei che tu rispondessi (come sempre) con franchezza: secondo te è possibile in un anno riuscire a prepararsi tanto bene da poter cantare un ruolo? Non alla Scala, dico, anche in un teatro piccolo, o in forma concertante... Io sto facendo dei progressi MOSTRUOSI nel senso che riesco a cantare il mi bemolle/mi bequadro sovracuto sia piano che forte come prima nota, dall'alto (quindi come acuto finale di un'aria), grazie all'attenznione sulla respirazione e sull'apppoggio corretto (tieni conto che ho fatto solo due lezioni!). Solo che (e qui fore la mia giovane etàù mi sta illudendo) pur riuscendo a cantare ormai praticamente tutto in ogni tessitura (acuta o grave che sia, sempre adatta alla mia voce, ovviamente... Non canto mica cavalleria !:) ), mi chiedo: forse però è normale imparare tutto così in fretta, e mi ci vorranno altri anni di studio per perfezionare colorature, pianissimo/fortissimo e altro. A me, se devo dirti la verità, piacerebbe iniziare a lavorare, cioè a fare qualche concorso e poi studiare i ruoli. Ma è possibile che questo avvenga nel giro di un anno, oppure dovrò rassegnarmi ad aspettare almeno un 3-4 anni?
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO ALIDA:
    una settimana fa scrivesti dicendo che eri demoralizzata perchè il tuo modo di cantare era "tutto da rifare"; in una settimana hai fatto progressi MOSTRUOSI così rimane da appurare quali siano questi progressi (non sulla carta ma acusticamente parlando) per poter rispondere. Se in una settimana si è compiuto un miracolo, in un anno se ne possono compiere altri. Cara Alida tu fai sempre domande alle quali non posso rispondere senza avere un "supporto audio". Cantare non significa emettere dei suoni ma riuscire ad eseguire tutto quello che l'Autore richiede in uno spartito (dinamiche, tessiture, espressività, interpretazione....) quindi bisogna prima assicurarsi un solido bagaglio tecnico (e ci vuole un pò di tempo) che va poi messo al servizio dell'interpretazione. L'unica persona che potrà dirti quando sarai pronta per affrontare concorsi e audizioni è la tua insegnante che ti conosce (vocalmente parlando) più di chiunque atro. Io potrò esprimere un parere personale quando avrò ascoltato il fatidico file. Buon lavoro.
    Mae

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  • 10/10 - POGGINI
    Buongiorno, fra qualche giorno mi rechero' a teatro per assistere all'opera di G.Verdi "la Traviata". E' la prima volta che vado a vedere un'opera. So che sara' in Tre atti ed ero curioso di sapere quanto tempo durava un singolo atto. Grazie,cordiali saluti. Poggini Gianni.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO GIANNI:
    lo sapevi che un illustre tenore piacentino si chiamava....quasi come te? Parlo di Gianni Poggi tenore in auge ai tempi della Grande Lirica. Veniamo alla Traviata. Innanzi tutto complimenti vivissimi per aver deciso di vivere una nuova esperienza: l'opera dal vivo! Vedrai: sarà una cosa appassionante anche perchè hai scelto un titolo che si presta benissimo ad un primo approccio (sfarzo di scene e costumi che appagano l'occhio oltre alla musica immortale); posso darti dei tempi indicativi ( molto dipende dai tempi che staccherà il Direttore d'orchestra e se sarà una versione integrale o una edizione classica con tagli di tradizione - cioè qualche ripetizione e qualche cabaletta vengono decurtate dall'esecuzione) quindi cominciamo col dire che l'opera in questione è in tre atti ma che, per esigenze sceniche, viene suddivisa in quattro parti (così sembreranno 4 atti, in realtà il secondo è diviso in due parti, la prima parte nella casa di campagna di Violetta, la seconda a casa di Flora). Il primo atto, solitamente è molto scorrevole e dovrebbe durare circa 30 minuti, poi cambio scena (e questo ti annoierà certo, ma i macchinisti hanno bisogno di tempo per i cambi di scenografia e i cantanti si riposano un pò e...anche il bar deve lavorare); la prima parte del secondo atto è un pò meno frivola e dura circa 40 min. ma se vi sono le cabalette dei due "Germont" sarà un pò più lunga; la seconda parte del secondo atto (dopo un altro cambio scena lunghetto) è nuovamente brillante e passerà via veloce in circa 25 min. L'ultimo atto, quello più intimo a casa di una Violetta ormai morente e dimessa si protrarrà per 30/35 minuti. Vedrai che il tempo volerà (purtroppo gli intervalli sono quelli che annoiano di più) e senza che te ne renda conto, avrai già voglia di assistere ad un nuovo spettacolo! Mi piacerebbe conoscere le tue impressioni sulla prima volta all'Opera. Grazie se vorrai comunicarmele. A presto.
    Mae

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  • 14/10 - Alida
    Mae, come faccio a capire che in uno spartito c'è un' appoggiatura da eseguire? In che modo è segnata? Grazie mille per il tuo aiuto in ogni momento! :)
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO ALIDA:
    l'appoggiatura fa parte degli "abbellimenti"; è una notina che viene apposta prima della nota reale e occupa parte del suo valore di durata. Scriveva Vaccaj "l'Appoggiatura è il miglior ornamento del canto il di cui effetto dipende dal darle il suo giusto valore. Non sarà però difetto l'accrescerlo, lo sarebbe il diminuirlo." Nel'6oo e '700 veniva indicata con segni precedenti la nota reale tipo una virgola, una piccola coroce, un trattino...e spesso non era neanche indicata ma la si poteva intuire dall'andamento della melodia o del recitativo. Nell'800 si prese a stamparla in forma di notina precedente la nota reale poi si preferì abolirla scrivendo l'effetto in note reali (geniale, no?). Esistono anche appoggiature simultanee (più note ausiliarie) o anche doppie (l'una superiore e l'altra inferiore o viceversa). Non potendo fare i disegnini, ti manderò piccolo schema. A presto.
    Mae.

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  • 15/10 - SABINA
    cosa mi sa dire di Mattinata del Leoncavallo?
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO SABINA:
    che dire della celebre Mattinata? Cominciamo con il classificarla quale "romanza da salotto" come era d'uso chiamarla ai suoi tempi, divenuta poi "romanza da camera"; composta nel 1905 da Ruggero Leoncavallo (assai prolifico in questo genere) su suoi stessi versi e di carattere gioioso è divenuta romanza classica per Tenore; genere rivalutato negli ultimi decenni e frequentato da molti operisti famosi (Puccini, Verdi, Catalani e prima ancora Rossini, Bellini, Donizetti, Mercdante....) e compositori quali Tosti, Braga, Denza, lo stesso Giulio Ricordi, Gastaldon,Toselli ecc. La cosa interessante è che pare che questo genere musicale venisse adottato dai compositori anche per omaggiare amici ed ammiratori ma anche da "Maestri di canto" essendo la pubblicazione di nuove romanze divenuta assai remunerativa (diritti d'autore) dato che si stava aprendo un nuovo mercato destinato ai "salotti" ovvero i nuovi circoli culturali dell'epoca.
    Nota di colore: nel secolo scorso, un giovane cantante dalla vocalità ardita, tentò di spacciare la celebre Mattinata (cambiando il titolo in "Mattino" e le parole) come brano di musica leggera...molti conoscitori del genere la riconobbero subito ma il signor Albano Carrisi vendette moltissimi 45 giri spacciando per sua la celebre composizione!!!

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